Dopo otto anni nei quali, appoggiata dalla precedente Giunta Comunale, aveva sostenuto l’intoccabilità del progetto e difeso la sua regolarità edilizia e ‘cinematografica’, nonostante un sequestro in corso disposto dalla Magistratura e la bocciatura, il 20 aprile, nella ultima seduta del Consiglio Comunale -che ha bloccato l’intero Piano di Recupero, non avendo accettato la proposta di stralciare solo quell’edificio, arriva la proposta dell'Immobiliare Novoli di ridiscutere il numero delle sale del Multiplex (nella foto l'articolo del quotidiano La Repubblica). "non tiene in nessun conto alcuni elementi fondamentali emersi con forza nel dibattito di questi anni -commenta Maurizio Paoli, presidente ANEC Firenze- Il primo, e più importante, è lo squilibrio ecologico e sociologico indotto dall’illecito come afferma il GIP: non è riducendo il numero delle sale che si risolve tale questione.
Non si tratta infatti del solo multiplex ma anche dell’annesso mega centro commerciale, che qualche ineffabile assessore comunale precedente considerava legittimo in quanto insieme di ‘negozi di vicinato’: è l’intera struttura che va ripensata, se non si vuole rischiare una sua totale demolizione. Quanto all’aspetto più propriamente cinematografico, per ottenere l’autorizzazione alla sua preventiva costruzione il multiplex dovrebbe far chiudere altre sale per acquisirne i posti, anche assumendo per valida l’insostenibile nuova interpretazione della Regione: è la totale desertificazione cinematografica della città che si vuole ottenere, perdipiù in un momento in cui le presenze al cinema stanno drasticamente diminuendo? Citiamo solo i dati del primo semestre 2009 a Firenze, incluso l’UCI Il Magnifico: gennaio – 1,9%, febbraio – 5,1%, marzo – 20,2%, aprile + 0,5%, maggio – 13,1%, giugno – 21,7%.
Auspichiamo quindi che la nuova Amministrazione Comunale assuma una forte iniziativa per trovare una soluzione compatibile con gli interessi culturali e sociali dell’intera città".