La Chimera d'Arezzo in trasferta negli States

Due cataloghi, in lingua italiana ed inglese, per la mostra che si terrà a Los Angeles fino al prossimo febbraio e dal titolo "The Chimaera of Arezzo". A realizzarli la fiorentina Polistampa.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2009 16:51
La Chimera d'Arezzo in trasferta negli States

A settembre sbarcheranno nelle librerie italiane i due cataloghi Polistampa in italiano e in inglese che faranno da corollario alla mostra americana dedicata all'Etruria. Il volume (52 pagine, illustrato a colori) a cura di Mario Iozzo racchiude l'esposizione "The Chimaera of Arezzo" allestita al J. Paul Getty Museum at the Getty Villa di Los Angeles dal 16 luglio 2009 all'8 febbraio 2010. Oltre a presentare le opere provenienti dal Museo Nazionale Archeologico di Firenze, ripercorre la storia del mito della Chimera, vera protagonista della tappa statunitense, ricostruendo la vicenda del prezioso bronzo e dell'immagine della mostruosa creatura nel mondo etrusco attraverso i contributi scientifici di Fulvia Lo Schiavo, Karol Wight, Claire L.

Lyons, Seth D. Pevnick, G. Carlotta Cianferoni, Adriano Maggiani e Mario Iozzo. Ritrovato fuori Porta S. Lorentino ad Arezzo nel 1553, il grande bronzo datato V secolo, raffigura una belva mitica dalla triplice natura di leone, capra e serpente, figlia del gigante Tifone e di Echidna e vinta dall'eroe Bellerofonte sul cavallo alato Pegaso. Per Firenze, la Chimera è più di un eccezionale manufatto archeologico: è un simbolo, il primo pezzo delle collezioni granducali, oggetto di cure particolari da parte di Cosimo I, come riferisce Benvenuto Cellini.

Oggi per la prima volta in assoluto, questo capolavoro unico e inestimabile della bronzistica etrusca viene presentato al pubblico americano accanto a opere provenienti dalla Getty Museum and Research Library. This volume is the catalog of the exhibition "The Chimera of Arezzo", displayed at the J. Paul Getty Museum at the Getty Villa in Los Angeles from July 16th, 2009 to February 8th, 2010. Discovered outside of Porta S. Lorentino in Arezzo in 1553, this impressive Etruscan bronze dates back to the 5th century B.C.

and is usually housed in the Museo Archeologico Nazionale in Florence. It depicts a mythical beast with characteristics of a lion, a goat and a serpent; she is the daughter of the giants Typhoon and Echidna, and was vanquished by the hero Bellerophon on the back of the winged horse Pegasus. For Florence, the Chimera is more than an exceptional archaeological artifact: it is a symbol, the first piece of a Granducal collection and an object much admired by Cosimo I, according to Benvenuto Cellini.

Today, for the very first time, this unique and irreplaceable masterpiece of Etruscan bronzework will be presented to the American public along with several other works from the collection of the Getty Museum and Research Library. Beyond the presentation of the works exhibited, this volume outlines the history of the myth of the Chimera, and elaborates on this precious Etruscan bronze and the image of this monstrous creature in the Etruscan world through the scientific contributions of Fulvia Lo Schiavo, Karol Wight, Claire L.

Lyons, Seth D. Pevnick, G. Carlotta Cianferoni, Adriano Maggiani, Mario Iozzo.

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