A oltre un secolo dalla prima edizione, avvenuta nel 1890 col titolo Memorie inedite di Giuseppe Giusti (Treves, 1890) e a circa quarant'anni dalla sua ultima uscita (Utet, 1971) torna in libreria la Cronaca dei fatti di Toscana 1845-1849, la più famosa opera in prosa dell'insigne letterato Giuseppe Giusti (1809-1850). Il volume, ristampa anastatica dell'edizione pubblicata nel 1948 da Le Monnier e curata da Pietro Pancrazi, ritorna disponibile per i tipi di Polistampa (pp. 268, euro 16) in occasione del bicentenario della nascita del Giusti.
La Cronaca è tutt’oggi considerata un'opera di enorme valore letterario e storiografico, considerato anche il fatto che gli eventi narrati furono vissuti in prima persona dall'autore.
La passione e la precisione del racconto si evincono fin dall'inizio stesso dell'opera: “Ho veduto i fatti nostri molto da vicino, perché da una parte mi sono trovato nel vero mezzo della folla; dall'altra nella intimità di persone le quali, chi per un verso chi per un altro, si può dire sieno state alla testa del movimento”. Mediante una prosa secca e precisa, Giusti offre una straordinaria testimonianza diretta degli avvenimenti che videro la Toscana protagonista di una serie altalenante di vicende passate alla storia: dalla morte di don Neri Corsini (primo ministro del Granduca Leopoldo II) fino al tracollo di Francesco Domenico Guerrazzi.
L'importanza di poter disporre di un'opera del genere è sottolineata dal professor Enrico Ghidetti, docente di Letteratura italiana all'Università di Firenze, nell'introduzione a questa nuova edizione: “L'opera di Giusti è un testo imprescindibile, una fonte essenziale per tutti gli studiosi che desiderano approfondire la loro conoscenza riguardo alla storia della Toscana”.
La riedizione della Cronaca è stata realizzata in fedelissima e accattivante versione, con accurata scelta della carta, confezionata intonsa (cioè con i fascicoli da aprire, ndr) conferendogli un notevole impatto estetico, simile a un vero libretto dell'Ottocento.
(r.c.)