Firenze, 25.03.09- Il volume La Toscana dai Lorena al fascismo (Polistampa, pp. 384, € 28), a cura dei professori Fulvio Conti e Romano Paolo Coppini, raccoglie gli atti del convegno svoltosi a Firenze dal 29 novembre al primo dicembre 2005, in occasione del cinquantesimo anniversario della pubblicazione della Rassegna storica toscana.
Il libro, dedicato alla storiografia, è composto da saggi e articoli riguardanti il periodo che va dal 1737 al 1925, ossia dall’inizio della dinastia lorenese in Toscana fino all’avvento del fascismo.
I contributi approfondiscono le grandi questioni della ricerca storica sulla Toscana dalla fine del governo mediceo, attraverso la stagione del riformismo leopoldino e gli anni rivoluzionari e napoleonici, fino all’età della Restaurazione e del Risorgimento e alla lunga fase postunitaria, con l’inserimento della regione nel nuovo contesto nazionale. I saggi hanno carattere tematico: politica e istituzioni, agricoltura e territorio, manifattura e industria, banca e finanza, movimento operaio e contadino, Chiesa e religione, associazionismo e sociabilità, medicina e sanità, pedagogia e istruzione.
Nel libro, che riapre l’importante serie degli «Studi» della Società toscana per la storia del Risorgimento, sono presenti scritti di molti chiari studiosi: Paolo Bagnoli, Fabio Bertini, Marino Biondi, Bruna Bocchini Camaiani, Donatella Cherubini, Antonio Chiavistelli, Fulvio Conti, Romano Paolo Coppini, Angelo Gaudio, Donatella Lippi, Luca Mannori, Rolando Nieri, Rossano Pazzagli, Sandro Rogari, Giorgio Spini e Alessandro Volpi. Particolare attenzione merita il saggio inedito di Giorgio Spini sulla presenza protestante nella Toscana dell’Ottocento, una testimonianza di grande valore anche perché l'ultima del grande storico fiorentino deceduto il 14 gennaio 2006.
Un testo utile per capire le radici della Toscana moderna e contemporanea, che esce in occasione di una ricorrenza speciale: il 27 aprile 2009 si festeggerà il 150° anniversario dalla fine del Granducato, segnata dalla rivoluzione pacifica che nel 1859 portò alla cacciata dei Lorena.
(Rudy Caparrini)