Ha rivendicato con forza e convinzione ieri davanti al Consiglio comunale, il nuovo sindaco di Firenze Matteo Renzi, il diritto alla bellezza per la ‘Città del fiore’. Un invito che ha fatto ricordare a tanti quelle parole pronunciate da Peppino Impastato nel film di Marco Tullio Giordana “I cento passi”, mentre osserva con disincanto dall’alto delle colline di Cinisi l’ennesima colata di cemento e asfalto a Punta Raisi per l’ampliamento dell'aeroporto. E allora Idra ha pensato di raccogliere in una piccola galleria del degrado gli scatti che chiunque potrebbe realizzare oggi nel giro di poche decine di metri fra viale Corsica e via Circondaria, due importanti strade pubbliche di Firenze, là dove – sfrattata la Centrale del Latte e una nota scuola media, la “Ottone Rosai”, messa a repentaglio un’altra grande scuola per l’infanzia e primaria, la “Gianni Rodari” - stanno prendendo avvio i preparativi del megacantiere per la luccicante stazione sotterranea TAV firmata da Norman Foster.
Là dove, oggi, si sta svolgendo – al riparo dagli sguardi indiscreti dei cittadini che abitano il territorio – il sopralluogo dei ‘tecnici’ (che il territorio non sempre lo conoscono...). Idra propone all’attenzione della città e del suo sindaco, che riceverà questo comunicato e la breve carrellata di immagini che lo accompagna, una riflessione su come si deteriorano spazi sempre più ampi della ‘Città del fiore’ quando arrivano a insediarsi le teste di ponte di un malinteso progresso, e crescono – con la perdita delle relazioni di buon vicinato fra le persone e l’ambiente, con lo scippo della memoria e dell’identità urbana - l’abbandono, l’incuria, il degrado.
Una piccola riflessione su ciò che è in grado di provocare la falsa modernità quando – nel trasformare il paesaggio urbano - si arroga il diritto di privare i cittadini dell’humus stesso della socialità.