Pisa deve dire addio al calcio professionistico. Per la seconda volta nella sua centenaria storia(fondazione nel 1909), la Pisa calcistica deve alzare bandiera bianca(la prima nel 1994 e la seconda ora nel 2009) di fronte a debiti troppo onerosi, progetti sconclusionati, giocatori senza anima, problemi di ogni tipo diventati ben presto insormontabili per ragioni spesso incomprensibili. Ancora una volta la passione di una intera città viene affossata senza troppi complimenti, il sogno di una tifoseria unica in Italia costretto a chiudersi dentro un cassetto buio e doloroso.
E' un giorno triste per tutti, un giorno che non avremmo mai più voluto vivere.... Il sito ufficiale del Pisa Calcio ha cercato in questi mesi di fare il proprio dovere, talvolta non riuscendoci fino in fondo, molto spesso scontrandosi con difficoltà gigantesche e con linee editoriali già prefissate. In queste ultime settimane tutto è diventato ancora più difficile e insensato. Assieme a Pisachannel, la web-tv ufficiale, il Pisa Calcio nel suo piccolo era riuscito a mettere in piedi una struttura editoriale molto importante arrivando prima anche di altre realtà territoriali e calcistiche pure di primissimo livello.
Il nostro lavoro qualche volta è stato criticato, ma proprio da lì ogni volta siamo ripartiti per migliorarci e migliorare il rapporto con la città e la tifoseria. Un rapporto che abbiamo voluto sempre lineare e apertissimo - vedi anche la community su Facebook, tra le più numerose del web - , un rapporto che ci ha arricchito e che per tutti noi rappresenta un patrimonio immenso. Il calcio pisano è stato nuovamente ferito ma non morirà mai. Chi vi scrive in questo momento non dimentica tutte le persone che si sono prodigate per portare avanti progetti ambiziosi dal punto di vista della comunicazione e che per giorni hanno lavorato a puro titolo di amore verso i colori nerazzurri per realizzare qualcosa di importante.
Un impegno che si è infranto contro un muro troppo alto. Forse non siamo riusciti appieno nella nostra missione, sicuramente ci abbiamo provato con l'orgoglio di far parte di una città senza tempo, di un popolo degno dei propri simboli e delle proprie tradizioni e innamorato della sua squadra di calcio. Riccardo Silvestri(fonte Pisa Calcio)