IL PRESIDENTE DEL PERUGIA LEONARDO COVARELLI STA CERCANDO IN QUESTE ORE DI SALVARE SIA LA PROPRIA SQUADRA, MA ANCHE INDIRETTAMENTE IL PISA (DEL QUALE ERA PROPRIETARIO FINO A UN ANNO FA) INVIANDO NELLA CITTA' DELLA TORRE UN SUO RAPPRESENTANTE PER STUDIARE UN MODO PER DARE UNA MANO AL CLUB. DOMANI SERA, INFATTI, DINO DE MEGNI, DIRIGENTE DEL PERUGIA E SUOCERO DI COVARELLI, RAGGIUNGERA' PISA PER UN INCONTRO COL SINDACO MARCO FILIPPESCHI. PISA E PERUGIA QUESTO POMERIGGIO NON SONO STATE AMMESSE ALLA PRIMA DIVISIONE AL PRIMO ESAME DELLA COVISOC, L'ORGANISMO DI CONTROLLO DELLA FEDERCALCIO, E HANNO TEMPO FINO ALLE 13 DI SABATO PROSSIMO PER METTERSI IN REGOLA.
LA SITUAZIONE DEL PISA E' GIUDICATA DALLA COVISOC "PIUTTOSTO COMPROMESSA" (SERVONO 2,2 MILIONI), QUELLA DEL PERUGIA PIU' FACILMENTE RISOLVIBILE (MANCANO CONTRIBUTI PER 700 MILA EURO). SILENZIO DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL PISA LUCA POMPONI SULLA MANCATA AMMISSIONE DELLA SQUADRA AL CAMPIONATO DI LEGA PRO. A SOSTEGNO DEL CLUB NERAZZURRO SONO STATI RACCOLTI FONDI DA UN COMITATO CITTADINO PER 1,5 MILIONI.