Ferrovie: qualcosa si muove a livello di sicurezza

Dopo la tragedia di una settimana fa disposta la revisione straordinaria di tutti gli assi come quello rotto a Viareggio. Serve una riflessione seria e non gridata del giornalismo italiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2009 22:44
Ferrovie: qualcosa si muove a livello di sicurezza

Venerdì 3 luglio, "sulla base degli elementi finora emersi nel corso delle indagini" sul tragico incidente di Viareggio la ANSF, Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, ha disposto di individuare tutti i carri in cui siano montati: assi sottoposti a collaudo da parte della azienda tedesca di manutenzione ferroviaria che ha certificato l'asse che si è rotto; assi che sono stati fusi assieme a questo; altri carrelli di tipo simile. Tali carri devono essere immediatamente fermati e non ne è più autorizzata la circolazione fino a quando i loro assi non saranno sottoposti a una rigida serie straordinaria di controlli. Rileviamo con soddisfazione che a pochi giorni dall'incidente le indagini hanno già preso una direzione precisa e che il mondo ferroviario italiano sia stato chiamato a una veloce serie di controlli. Come aveva già osservato un esperto del settore, manca per le ferrovie un sistema simile a quello esistente per gli aeromobili, in cui difetti e malfunzionamenti sono immediatamente evidenziati a tutte le compagnie aeree.

Questa mossa è, diciamo, un embrione di un sistema simile, che migliorerà sicuramente la sicurezza ferroviaria se i controlli saranno eseguiti in maniera seria. E questo è un aspetto sul quale non c'erano, fino all'altro giorno, dubbi: adesso vediamo come le autorità vogliano il controllo sulle verifiche fatte da una azienda del ramo. E questo fa sicuramente male al sistema ferroviario, che però deve uscire da questa tragedia più forte di prima, nonostante la stampa e le lobby degli autotrasportatori abbiano approfittato della vicenda per spargere il panico tra gli italiani.

Tra i tanti servizi giornalistici pubblicati uno merita in particolare una citazione: quello che mostra la paura di quelle persone che vivono accanto al luogo dove hanno portato i vagoni (svuotati!) che erano rimasti in piedi e che pensano che possano scoppiare... Disinformazione e terrorismo totali che fanno rabbia e tristezza assieme. A questo proposito, un'ultima osservazione: tra il 2006 e il 2007 i morti e i feriti gravi per incidente ferroviario "classico" (deragliamento o collisione fra treni) sono stati solo 4.

Il conto sale drasticamente se si inseriscono i morti per incidenti ai passaggi a livello o per indebite aperture delle porte del treno (cosa che sta per essere resa impossibile) o per attraversamento dei binari. Ciò testimonia l'ottima sicurezza del mezzo ferroviario. di Aldo Piombino

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