Il presidente Eduardo Bruno e tutta la commissione speciale Lavoro del Consiglio regionale esprimono il “più profondo cordoglio” per la morte di Moustapha Scara, il giovane marocchino rimasto vittima di un incidente sul lavoro martedì scorso alla Fortezza da Basso e deceduto nella giornata di ieri all’ospedale fiorentino di Careggi. “In questa triste occasione vogliamo ricordare come incidenti del genere siano più probabili quando si lavora in assenza di garanzie e di tutele”, ha dichiarato Bruno.
Che ha aggiunto: “Ancora una volta assistiamo ad una morte annunciata di un giovane lavoratore, di cui peraltro non siamo ancora in grado di stabilire se avesse o meno un rapporto di lavoro regolare”. A tal proposito, detto per inciso, sono in corso le indagini da parte delle Forze dell’ordine e della Magistratura. “Questa circostanza dimostra, ancora una volta, che le situazioni di maggior rischio si verificano quando ci troviamo di fronte a ditte che lavorano in appalto o subappalto, con ritmi di lavoro molto intensi, e, probabilmente, con dotazioni di sicurezza inadeguate”, ha inoltre precisato il presidente della commissione. Per fare maggiore chiarezza sull’accaduto, la commissione Lavoro ha richiesto all’assessorato regionale competente (quello al Lavoro e alla formazione guidato da Gianfranco Simoncini) di svolgere un’informativa urgente e dettagliata sulle modalità dell’infortunio, raccomandando al contempo di adoperarsi a favore della famiglia della vittima. La legge regionale che ha istituito il Fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime sul lavoro, fortemente voluta dalla commissione Lavoro, prevede infatti la corresponsione di un contributo economico anche ai familiari di lavoratori irregolari vittime di incidenti sul lavoro che avvengono sul territorio regionale.
(mb) Cgil, Cisl, Uil di Firenze, a seguito del grave episodio di infortunio mortale sul lavoro accaduto a Firenze, alla Fortezza da Basso il 30 giugno, nell’esprimere il loro profondo cordoglio ai familiari della vittima, condannano duramente quanto accaduto e ribadiscono l’importanza del valore civile e sociale del lavorare in sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. In attesa che le indagini della magistratura facciano il loro corso e accertino come si sono svolti i fatti, Cgil, Cisl, Uil ribadiscono la necessità di rafforzare il sistema delle regole sia attraverso controlli e vigilanza per estirpare il lavoro nero, sia attraverso un consapevole percorso per far crescere la cultura della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.