“La Regione Toscana può contare su 3,5 miliardi di euro, da oggi fino al 2013, per i progetti integrati previsti dal Piano regionale di sviluppo: interventi strutturali su mobilità, ambiente, cultura, welfare e aiuti alle imprese. Ma, in una situazione difficile come l’attuale, il patto di stabilità ci obbliga a spendere lo 0,6% in meno rispetto al 2008. Questo significa rinunciare a 300 milioni di investimenti”.
Lo ha dichiarato l’assessore al bilancio, Giuseppe Bertolucci, che ha illustrato in commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) 2010, l’ultimo della legislatura.
La più grave crisi economica degli ultimi decenni determina ricadute pesanti sul tessuto produttivo toscano.
Nel 2009 è previsto un calo del Pil, il prodotto interno lordo, intorno al 4%, una drastica riduzione delle esportazioni, una caduta degli investimenti ed un'ulteriore diminuzione nei consumi delle famiglie. Il tasso di disoccupazione potrebbe salire alla fine di quest'anno almeno al 7%, con la perdita di 40.000 posti di lavoro, mentre solo nel 2011 ci sarà una lenta ripresa.
In questo quadro il Dpef 2010 si muove in equilibrio tra misure strutturali ed interventi straordinari. “Confermiamo l’impegno sul progetto per la non autosufficienza, mettendo a disposizione 80 milioni annui a regime, senza ricorrere al prelievo fiscale” ha affermato l’assessore.
“Tutto questo - ha proseguito - senza ricorrere all’addizionale Irpef, unica tra le maggiori regioni italiane, che avrebbe comportato risorse aggiuntive per 150 milioni di euro, grazie alla lotta contro l'evasione fiscale e alla razionalizzazione dei costi amministrativi”. Nel 2010 non ci sarà alcun ritocco neanche sulle altre tasse, Irap e bollo auto, anche se il calo delle entrate tributarie per effetto della crisi “renderà necessarie scelte dolorose nel futuro”.
Sul fronte degli interventi straordinari, per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, in accordo con il sistema bancario, le misure individuate con un fondo di garanzia di 15 milioni per la liquidità e di 35 milioni per gli investimenti “hanno avuto un’accoglienza estremamente positiva, oltre ogni possibile aspettativa”.
L’assessore ha poi ricordato che la Regione sta per ratificare un accordo con il sistema bancario toscano, che consentirà di sospendere per un anno le rate del mutuo alle imprese in difficoltà.
Con un fondo di 5 milioni, sono stati previsti contributi a favore di coloro che hanno perso il lavoro e non possono contare sugli ammortizzatori sociali e per chi è rimasto senza impiego e ha difficoltà a pagare le rate del mutuo. E’ stato inoltre istituito un fondo di solidarietà di 2 milioni di euro a sostegno dei lavoratori che aderiscono ai contratti di solidarietà.
“Nel corso dell’anno la Regione valuterà la possibilità di rivedere le somme stanziate, in relazione al loro impatto, nel rispetto dei vincoli di bilancio - ha aggiunto Bertolucci - se la situazione economica e sociale lo renderà necessario, siamo pronti a riproporre queste, o altre misure anche nel 2010, tenendo conto delle effettive misure prese a livello nazionale”.
Sul fronte degli ammortizzatori sociali in deroga, la Regione ha messo a disposizione oltre 100 milioni di euro in due anni dal Fondo sociale europeo e destinati in prima battuta alla formazione e riqualificazione.
I 100 milioni toscani sono una parte dei 2,5 miliardi messi complessivamente a disposizione del governo dalle Regioni.
L’assessore ha infine sottolineato che il Dpef 2010, come quello dello scorso anno, si presenta in equilibrio strutturale, con 8 miliardi e 734 milioni di spesa prevista, di cui 6 miliardi e 504 milioni quella sanitaria finanziata attraverso i tributi.
La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, presieduta da Ilio Pasqui (Pd), nelle prossime settimane svolgerà le consultazioni sul provvedimento.