Più di 10mila fra capsule e compresse spedite da una ditta di macchine tessile ad un cittadino di origini cinesi e residente a Prato.
Ad intercettare il pacco i carabinieri del Nas di Firenze, comandato dal tenente Fedele Verzola, che hanno poi individuato il reale destinatario delle medicine. Quest'ultimo, anche lui di origini cinesi e anche lui residente a Prato, le avrebbe dovute dispensate ai propri connazionali e perciò è stato raggiunto da un avviso di garanzia, emesso dalla Procura della Repubblica di Prato, per esercizio abusivo della professione di medico e di farmacista oltre che a reati inerenti la normativa sull'importazione di farmaci senza l'autorizzazione del Ministero della Salute.
I farmaci rinvenuti, tra cui migliaia di antibiotici, potevano essere utilizzati per le più svariate patologie mediche.
mercoledì, 25 dicembre 2024 - 07:53