Firenze 13 febbraio 2009- Nella mattinata di ieri, il Comando Provinciale Carabinieri di Prato ha predisposto ed eseguito, in cinque laboratori artigianali gestiti da cittadini cinesi, un vasto servizio di controllo per il contrasto dell'immigrazione clandestina e dello sfruttamento della manodopera straniera irregolare. I militari arrestavano la titolare di una ditta di confezioni per aver favorito, quale titolare dell'opificio, la permanenza di immigrati clandestini nel territorio nazionale al fine di trarne un ingiusto profitto e deferivano altresì in stato di libertà 4 altri titolari di ditte per il medesimo motivo.
Accertate numerose violazioni alle norme urbanistiche. All'interno degli opifici sono state realizzate opere infrastrutturali prive di qualsivoglia autorizzazione. Si è proceduto altresì al sequestro amministrativo di 58 macchinari tessili. Dei 18 cittadini clandestini trovati a lavorare nei laboratori 2 venivano tratti in arresto in quanto inottemperanti ad ordine di allontanamento dal territorio nazionale mentre, gli altri, venivano avviati alla Questura per le successive procedure di espulsione.
Un cittadino cinese, residente a Prato, quarantunenne, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Prato a seguito delle gravi carenze igieniche riscontrate durante un servizio di ispezione delle strutture ambulanti dedite alla vendita e somministrazione di alimenti e bevande.
L'uomo, aiutato dalla moglie nella conduzione dell'attività, autorizzato alla vendita itinerante da parte del Comune di Carmignano, aveva scelto invece di parcheggiare in sede fissa il proprio FIAT DUCATO, nello spazio verde lungo via Veneto, nella zona industriale del Macrolotto. Il mezzo era stato bloccato su piattaforme rialzate di cemento, nelle immediate vicinanze delle numerose aziende che operano nel settore tessile. L'area immediatamente circostante è risultata invasa da rifiuti alimentari di ogni tipo, all'interno di un grosso barattolo vuoto di verdure è stato rinvenuto anche un topo il quale a seguito della pioggia battente non è riuscito a liberarsi.
Il controllo ispettivo all'interno dell'automezzo permetteva di rinvenire, ponendo sotto sequestro penale, oltre che gli alimenti presenti (carne, piadine e verdure), anche tutta l'attrezzatura impiegata (l'affettatrice, la macchina del caffè e il grill per la cottura) in quanto all'interno della stessa struttura venivano rinvenuti escrementi di topo. I militari del NAS Carabinieri di Firenze al termine ponevano sotto sequestro anche lo stesso automezzo: l'apprezzabile pericolo per la salute pubblica dei numerosi clienti sia italiani che cinesi veniva quindi interrotta.