Dopo Chianti Rufina e Chianti Colli Fiorentini sarà la volta del Chianti Classico. A partire da giovedì 4 giugno presso la Casa della Creatività (vicolo Santa Maria Maggiore 1, Firenze) nuovo ciclo di degustazioni della denominazione più conosciuta fra le eccellenze vinicole toscane. Durante tutta la giornata, e in particolare durante la pausa pranzo e al momento dell'aperitivo, tutti gli appassionati dei grandi rossi potranno apprezzare le etichette di alcune fra le migliori fattorie dell'area fiorentina e senese della denominazione: Cecchi, Brancaia, San Fabiano Calcinaia, Poggio Torselli, Castello d'Albola, Setriolo, Villa del Cigliano, Il Palagio, Viticcio, Agricoltori del Chianti Geografico, San Felice, Querceto di Castellina, Villa Calcinaia.
Presso il wine bar, ubicato nel bellissimo chiostro rinascimentale del palazzo della Casa della Creatività, saranno in esposizione tutte le bottiglie delle fattorie presenti. Oltre ai vini sarà possibile ammirare e acquistare il merchandising griffato Gallo Nero (cavatappi, magliette, grembiuli) messo a disposizione dal Consorzio Vino Chianti Classico, partner dell'iniziativa.
Il Consorzio Vino Chianti Classico tutela dal 1924 il vino più noto al mondo e ne valorizza la denominazione, il territorio d'origine, la storia.
Il suo marchio, contraddistinto dall'inconfondibile Gallo Nero, garantisce il vero Chianti Classico: autentico, perché l'unico originato dal territorio del Chianti; certificato, perché la sua produzione è controllata dalla vigna alla bottiglia; inimitabile, perché la sua qualità e identità sono protette in Italia e nel mondo. La Casa della Creatività, per parte sua, è una struttura unica e innovativa: uno spazio dedicato all’innovazione e alle arti contemporanee e destinato a essere luogo di interscambio tra culture ed esperienze diverse.
Uno spazio “vivo”, a pochi passi dal Duomo, che si propone come centro di produzione ed elaborazione di progetti innovativi. L'obiettivo strategico della Casa è dato sia dal rilancio delle eccellenze tipiche del territorio (l’artigianato, le tecnologie di restauro, il settore enogastronomico, l’innovazione tecnologica) sia dall’elaborazione di percorsi progettuali contemporanei.