Firenze- Le innumerevoli procedure e atti legati alla gestione di finanziamenti e autorizzazioni alle aziende agricole passano ormai dal sistema costituito dall'agenzia regionale Artea attraverso il rapporto con i Centri di assistenza amministrativa (Caa), che provvedono alla costituzione e aggiornamento continuo dei fascicoli aziendali; è quanto previsto dalla normativa nazionale, ma arricchita da specificità relative al sistema agricolo toscano. La Regione, al pari di quello che hanno fatto altre realtà come il Veneto e la Lombardia, si è quindi fatta carico di provvedere alla disponibilità di circa 3,2 milioni di euro all’anno da erogare ai Caa per i loro servizi; questi finanziamenti saranno disponibili attraverso il Piano agricolo regionale.
É uno dei risultati più importanti del lungo confronto portato avanti negli ultimi mesi per la maggiore semplificazione del sistema, siglato oggi con co mune soddisfazione nel corso dell'incontro periodico tra le organizzazioni professionali del settore agricolo e il presidente e assessore all'agricoltura della Regione. Questo finanziamento rende quindi chiaro e affidabile un quadro finanziario reso, in questi ultimi anni, sempre più incerto dai tagli effettuati dalle varie leggi finanziarie nazionali.
La finanziaria statale 2009 ha ad esempio tagliato quasi 100 milioni di euro rendendo impossibile il rispetto di un accordo Stato Regioni del 2004 che prevedeva il sostegno finanziario ai Caa in tutta Italia. É un'intesa che riveste particolare importanza soprattutto per mantenere ad uno standard elevato i livelli di efficienza della pubblica amministrazione toscana. L’accordo e la relativa convenzione prevede inoltre la possibilità di da parte della Regione di destinare ulteriori fondi per ulteriori progetti speciali di semplificazione degli atti nel settore agroforestale e agroalimentare.
Gli altri temi affrontati hanno riguardato un programma di interventi nella politica agricola regionale per adeguarla ai cambiamenti in corso nella PAC, e in particolare quelli contenuti nella Health Check, riferiti ai cambiamenti climatici, biodiversità, agroenergie e gestione delle risorse idriche.
Poi le necessità di rapida applicazione al settore venatorio delle conclusioni della conferenza regionale sulla caccia, svoltasi recentemente ad Arezzo, per dare soluzione alle sofferenze che i coltivatori patiscono soprattutto a causa della crescita abnorme di molta fauna selvatica. Infine è stato affrontata la revisione della legge regionale sull'attività agrituristica, che dovrebbe essere possibile e auspicabile approvare, hanno tutti convenuto, entro la fine della vigente legislatura.
Sono stati pubblicati, e sono quindi operativi, quattro bandi agricoli che sono indirizzati soprattutto al sostegno di settori particolarmente sensibili della produzione regionale: agricoltura biologica, agricoltura integrata, colture montane e in zone svantaggiate.
Con le azioni intitolate “Introduzione o mantenimento dell'agricoltura biologica" e "Introduzione o mantenimento dell'agricoltura integrata" si persegue l'obiettivo di conservare e migliorare l'ambiente ed il paesaggio attraverso l'utilizzo sostenibile dei terreni agricoli. Per potenziare gli interventi di sostegno su tutto il territorio regionale, il bando 2009 prevede diverse novità rispetto l'anno passato, tra le quali l'inclusione delle zone “contigue” alle aree protette su cui attivare forme di agricoltura integrata.
Altra importante novità quella che per il 2009 sono state inserite tra le colture a pagamento le p iante officinali, comprese le aromatiche e la floricoltura. Per quanto riguarda l'agricoltura biologica, le novità includono anche le foraggere ed i pascoli collegati all'allevamento biologico e la coltura del castagno da frutto. I nuovi bandi per “Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane” e “Indennità a favore di agricoltori delle zone caratterizzate da svantaggi naturali, diverse dalle zone montane” prevedono l’erogazione di indennità compensative (100 euro per ettaro) per le aziende poste in zone montane (misura 211) o caratterizzate da altri svantaggi naturali (misura 212).
Queste misure sono state attivate anche negli anni 2007 e 2008 con un buon risultato finanziario da parte degli enti che hanno ritenuto opportuno assegnare risorse specifiche. Come per gli anni passati, i pagamenti sono destinati alle sole aziende che si impegnano a mantenere l’attività zootecnica per almeno cin que anni dalla domanda di indennità compensativa. Sono presenti inoltre alcune modifiche che sono state approvate poche settimane fa dalla Commissione europea sulle soglie di accesso ai finanziamenti.
Non ci sono invece novità per quanto riguarda il bando dedicata alla "Conservazione di risorse genetiche animali per la salvaguardia della biodiversità". Viene riaffermato uno degli obiettivi della politica agricola regionale, quello per la difesa del patrimonio genetico regionale costituito da varietà vegetali e razze animali spesso a rischio estinzione. Gli interventi sono previsti in tutto il territorio regionale e l'elenco delle razze interessate è confermato quello dell'anno 2008.