Le lievi esondazioni naturali che rientrano da sole senza creare problemi di sicurezza idraulica favoriranno un’area umida di 13 ettari. Qui un habitat particolare favorirà la biodiversità. Sarà il grande Parco fluviale della Provincia di Pisa ed il primo mirato anche ad incrementare nuove specie animali e vegetali. Si tratta del parco fluviale di Capannoli per il quale Comune e Consorzio di Bonifica Valdera hanno presentato ufficialmente il progetto preliminare, primo passo per accedere a finanziamenti europei e statali che ne possano permettere la realizzazione.
Il costo finale, infatti, sarà di 700 mila euro. Il Parco - come ha sottolineato il presidente della Bonifica Edoardo Villani alla presenza del sindaco Filippo Fatticcioni durante la presentazione al teatro comunale - consentirà il recupero e la valorizzazione di un’area di ben 65 ettari - tra le più grandi in Toscana destinate a diventare parco fluviale - che si snodano lungo il Fiume Era a partire dall’abitato di Capannoli all’altezza dell’antico ponte di attraversamento (risale ai primi del ‘900) che sarà la prima opera ad essere recuperata: 13 ettari di area umida in sponda destra con funzionalità ecologica che favorisca la biodiversità; due ettari in sponda sinistra con il recupero degli storici sistemi idraulici e agricoli alla Toscana con i filari di vite maritati a frutto che riportino la zona alla vocazione agricola sociale.
Un’agricoltura contestualizzata a valorizzare l’ambiente del parco, non invasiva, ben inserita paesaggisticamente, capace di produrre un reddito non primario ma d’integrazione come hanno spiegato sia l’agronomo Aldo Bronzini che il biologo Carlo Scoccionati. Il progetto, le fasi tecniche e la geografia dell’ampia area sono state illustrate dal direttore del Consorzio di Bonifica Valdera Gianluca Soro che ha guidato lo staff di progettazione. La giornata di presentazione del Parco Fluviale di Capannoli ha coinciso con la festa conclusiva della settimana della Bonifica: amministratori e cittadini nel pomeriggio hanno partecipato ad una sgambata lungo il fiume Era.
Un modo per avvicinarsi e riscoprire le bellezze delle aree fluviali.
Carlo Baroni