“'L’alternativa non è tra il fare e il non fare, ma tra il non fare e il fare bene. E’ il non fare bene, il non programmare gli interventi che ha messo la città in una situazione di blocco”', ed è per questo che “bisogna cambiare approccio e avere una giunta e un sindaco autorevoli”.
E' quanto espresso dal candidato a sindaco di Firenze Valdo Spini illustrando le linee principali del suo programma ai rappresentanti dell'imprenditoria fiorentina nel corso di un incontro con altri candidati che si è svolto ieri all'Associazione industriali di Firenze.
“Se è bastato un ramo di tramvia a bloccare in questi anni mezza città, figuratevi i prossimi cinque anni con altri due rami di tramvia, il sottopasso ferroviario, la nuova stazione ai Macelli” ha quindi spiegato Spini, annunciando che se verrà eletto chiederà fra l'altro “ad un imprenditore o ad un tecnico importante di mettersi a disposizione per sorvegliare i lavori pubblici, la cui qualità, in una città europea come la nostra, nel 2009, non è più accettabile nei termini che abbiamo conosciuto in questi anni”.
A Giovanni Gentile e agli altri esponenti di Confindustria Firenze, Spini ha poi illustrato la sua idea di città.
“Vediamo Firenze come il giardino della cultura e della ricerca italiana. Nel termine ricerca comprendiamo il concetto che Firenze e la sua area metropolitana sono una città manifatturiera, anche se spesso non se ne accorgono. Ma questa città manifatturiera, questa città industriale, la possiamo difendere solo se stiamo sulla frontiera dell’innovazione tecnologica, il che implica un forte rapporto con la ricerca scientifica. Per questo abbiamo proposto gli Stati Generali della Ricerca Scientifica dell’area fiorentina che coinvolgano pubblico e privato.
Vogliamo riconciliare e rilanciare Firenze ed in questo obiettivo certamente vediamo tutta l’importanza della collaborazione con Confindustria”.
Spini ha sottolineato, rispondendo alla domanda di un rappresentante degli industriali, che la sua candidatura è stata “originariamente espressa da un appello di centinaia di cittadine e cittadini proveniente dalla società civile e che dopo le primarie del Partito democratico, questa iniziativa della società civile ha incontrato il sostegno di una parte della sinistra fiorentina, che ha dimostrato così di sapersi porre dalla parte del rinnovamento”.
Quanto al problema delle difficoltà delle imprese sulla questione dello scadere della cassa integrazione, sollevata in particolare da Giovanni Gentile, Spini ha proposto una rivisitazione del Patto per lo Sviluppo, siglato tempo fa a Firenze fra enti locali e sindacati, “in modo - ha detto il candidato - da poter affrontare la crisi con maggiori strumenti di salvaguardia sociale per imprese e lavoratori”.