Per conquistare la poltrona di sindaco Matteo Renzi, l'uomo del centrosinistra fiorentino, sembrerebbe aver bisogno di erodere consensi all'ex ministro Valdo Spini. E' difficile arrivare ad un'altra conclusione leggendo i numeri pubblicati in giornata sulla 'battaglia' elettorale per Palazzo Vecchio e le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia nella conferenza di questa mattina.
“Se uno vota Valdo Spini, non solo vota per un bravo ex parlamentare che nella sua vita politica ha cambiato cinque schieramenti, ma vota un signore che non governerà la città e che fa il gioco del centrodestra” ha infatti attaccato duro Renzi.
Il via al discorso lo avevano dato alcune domande dei giornalisti relative ad un sondaggio apparso sul quotidiano “La Nazione” in cui Renzi è dato fra il 46 ed il 50%, Giovanni Galli, il candidato indicato dal premier Berlusconi, fra il 28% ed il 32% e Valdo Spini, appoggiato da liste civiche, Verdi, Comunisti italiani e Rifondazione tra il 7 e l'11%.
“Renzi tenta la ripetizione dello schema delle primarie - ha replicato nel pomeriggio Spini -, lo stesso linguaggio inutilmente insultante.
La stessa richiesta di aiuto al centro-destra per vincere nel centro-sinistra. Questo è infatti il significato dell’attacco rivolto alla mia coalizione in cui sono presenti forze ambientaliste e di sinistra che siedono autorevolmente nella stessa giunta regionale toscana”.
“Ma le operazioni politiche non si ripetono - ha concluso Spini - queste sono elezioni vere e non primarie e quindi il gioco non si può riproporre negli stessi termini. Questa volta l'alternativa c'è ed è rappresentata dalla nostra coalizione che è sicuramente più vicina ai valori di molti elettori democratici della piattaforma dello stesso Renzi”.
E proprio in serata il comitato elettorale della lista “Spini per Firenze” ha reso noto, attraverso un comunicato stampa, i dati di un sondaggio realizzato da Ipsos per per il “Comitato Promotore Valdo Spini” e realizzato attraverso 765 interviste (su 10.423 contatti) col metodo Cati eseguite il fra il 10 e l'11 maggio.
“Lavoro tranquillamente sulla base dei dati Ipsos che mi danno un tasso di apprezzamento fra i vari candidati a sindaco del 16,7%, rispetto a Matteo Renzi che è al 31% e a Giovanni Galli, attestato al 20,4%” si legge nella nota diffusa ai media.
“Se poi si pensa che il 47,9% dei cittadini dichiara che orienterà il proprio voto sulla persona del sindaco e che il 22% del campione afferma di non conoscermi - conclude Spini -, mi sembra che ci siano ampi margini per proseguire con fiducia la mia battaglia elettorale per andare al ballottaggio, ricercando la strategia politica più adeguata per portare a concretezza il potenziale di voto di cui dispongo e per farmi conoscere da quella fascia di cittadini che, per l’evidente polarizzazione dell’informazione sui candidati del Pd e del Pdl, non mi conosce ancora e non conosce la mia candidatura’’.