Firenze, 16 maggio 2009- “Gli insetti utili possono essere uno strumento eccezionale per difendere le piante ornamentali dai patogeni animali. Un sistema ecologico, con consentirebbe di abbattere l’uso di agenti chimici, sfruttando antagonisti naturali”.
E’ l’idea lanciata da Simone Tofani, responsabile dell’Area Tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia, ieri sera nel corso del convegno organizzato dall’associazione “Ignazio Cusmano”, realtà nata nel 1995 per promuovere iniziative legate all’Istituto Tecnico Agrario di Firenze, al centro di Sant’Angiolo Vico l’Abate a Greve in Chianti.
“In alcune zone è già stato sperimentato l’utilizzo del Neodrynus typholocibae contro la Metcalfa pruinosa, un patogeno praticamente ubiquitario, cioè che attacca tutto dalle piante agli alberi.
In campo aperto si possono avere ottimi risultati anche contro gli afidi, che attaccano per esempio rose e oleandri, con l’Adalia bipunctuta, la coccinella, o contro il ragnetto rosso, per esempio sul lauro ceraso, con l’utilizzo dei fitoseidi. Ad oggi è in forte crescita l’impiego di insetti utili in agricoltura, soprattutto nelle serre, con evidenti risvolti positivi per la tutela dell’ambiente, in quanto si utilizzano antagonisti naturali dei parassiti e non prodotti chimici”. Il convegno si è incentrato in particolare sul cipresso, con le relazioni di del professor Alessandro Ragazzi, docente di Patologia forestale alla Facoltà di Agraria di Firenze, e di Francesco Mati, esperto dell’omonimo vivaio pistoiese.
“Anche in questo caso – ricorda Tofani – si può tentare di intervenire contro la Cinera cupressi, che ha colpito molte piante anche in Toscana, con l’Adalia bipunctuta.
Non si tratta di un intervento facile, ma di una sperimentazione da approfondire”.