Firenze, 11 marzo 2009- “Firenze si è trasformata in questi giorni nella capitale mondiale della lotta biologica e integrata agli insetti dannosi per l’agricoltura, uno stimolo ulteriore a proseguire negli interventi messi in campo in questi anni sul nostro territorio per produzioni “pulite” e rispettose dell’ambiente”.
Simone Tofani, responsabile dell’Area tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia, commenta positivamente l’andamento dei lavori del secondo convegno dell’IOBC (International organization for biological and integrated control of noxious animals and plants) su temi legati al “Controllo integrato degli acari dannosi per le piante”, in programma sino a giovedì 12 marzo al Centro di ricerca di agrobiologia e pedologia di via della Lanciola.
“Gli interventi e le relazioni – spiega Tofani – hanno dato la possibilità di condividere esperienze fatte in altri paesi del mondo con l’utilizzo di insetti utili antagonisti naturali di quelli nocivi, individuando nuove specie. Esperienze che possono diventare un ulteriore stimolo anche sul nostro territorio, dove l’uso di mezzi biologici e integrati per la lotta ai parassiti animali delle piante sta conoscendo in questi ultimi anni un’importante espansione”.
Un’agricoltura “pulita” e rispettosa dell’ambiente in forte crescita, come testimoniano anche i dati della Cooperativa di Legnaia, con un impiego sempre più ampio degli insetti utili nelle colture.
“Nel 2008 – ricorda Simone Tofani – oltre una trentina di aziende si sono rivolte a noi per acquistare insetti utili per combattere i parassiti o per garantire l’impollinazione delle piante, con una crescita di circa il 30 % del loro impiego.
Un incremento a ampio raggio, che ha riguardato le arnie dei bombi, insetti utilizzati per l’impollinazione in serra, ma anche le larve di coccinella, l’Adalia Bipunctuta, che hanno superato le 2 mila unità, o di crisoperla, la Crisoperla Cornea, con oltre 16 mila unità, per debellare la piaga degli afidi. Abbiamo registrato una crescita impressionante anche nelle richieste di miridi per combattere la ‘mosca bianca’, circa 4 mila unità, di fitoseidi che combattono i ragnetti rossi, afidi che infestano pomodori, peperoni, cetrioli e altre coltivazioni orticole, arrivati a 18 mila unità, e dell’ ‘Orius levigatus’ per controllare i tripidi, insetti che colpiscono zucchine, cetrioli, pomodori e peperoni, per cui sono arrivate più di 2 mila richieste.
Una crescita che dimostra una nuova sensibilità dell’agricoltura toscana per la lotta biologica e integrata”.