Siena, 4 maggio 2009- La Fondazione Mps chiude il bilancio consuntivo 2008, il quattordicesimo dal conferimento della società per azioni bancaria, con un avanzo di esercizio di 340,5 milioni di euro (erano 401,3 milioni nel 2007) ed un patrimonio netto contabile che supera i 5,5 miliardi. L’attivo totale ammonta a 6,7 miliardi di euro. Il bilancio, approvato il 30 aprile scorso dalla Deputazione Generale, è stato illustrato alla stampa oggi, 4 maggio, dal presidente della Fondazione Gabriello Mancini, dal vicepresidente Luca Bonechi e dal direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli.
Il bilancio è caratterizzato da forti accantonamenti, decisi a beneficio delle generazioni future.
In particolare sono stati effettuati accantonamenti a riserva (119,2 milioni), a fondo oscillazione titoli (100 milioni), a fondo stabilizzazione delle erogazioni (63,8 milioni), fondo rischi (60,4 milioni), oneri straordinari ed ordinari a copertura del residuo debito fiscale (41,1 milioni di euro).
Senza tale accorta strategia di accantonamenti l’avanzo di esercizio avrebbe presentato ancora un risultato record. Le risorse disponibili per l’attività istituzionale nel 2009 si attestano a 161,7 milioni di euro contro i 222,4 emergenti dal bilancio 2007 (saliti poi a oltre 233 milioni al momento della delibera delle erogazioni).
Di questi 161,7 milioni, ai Centri di Volontariato e Fondazione Sud vengono destinati complessivamente 18,2 milioni di euro, 36,6 milioni andranno per i progetti propri della Fondazione, 106,9 ai progetti di terzi. Oltre 63,8 milioni di euro verranno destinati al fondo stabilizzazione delle erogazioni destinato dunque a superare quota 175 milioni. Nel conto economico, il risultato delle gestioni patrimoniali si attesta sulla cifra di 74,8 milioni (96,5 milioni di euro nel 2007) al netto delle imposte.
I dividendi e proventi assimilati sono pari a 420,2 milioni (+ 17,3% rispetto ai 358,3 del precedente esercizio), mentre interessi e proventi assimilati si attestano a quota 45,5 milioni.
Dopo le imposte per 5,3 milioni (2,9 milioni in bilancio nel 2007), l’avanzo di esercizio (l’utile netto della Fondazione) risulta di 340,5 milioni (401,3 nel 2007).
Detraendo gli accantonamenti per incremento del patrimonio, i 119,2 milioni di euro, importo massimo consentito dalla normativa (a riserva obbligatoria per 68,1 milioni, e 51,1 a riserva facoltativa per l’integrità del patrimonio), i 63,8 milioni di euro destinati al fondo stabilizzazione delle erogazioni, e considerando le revoche a bilancio pari a 4,2 milioni, si ottiene la cifra di 161,7 milioni da destinare all’attività istituzionale.
L’incidenza dell’avanzo contabile sul patrimonio netto di inizio periodo è del 6,2 % (era del 7,7% nel 2007).
Considerando i proventi patrimoniali, opportunamente riclassificati (per tener conto dell’onere fiscale effettivo) l’indice di redditività lorda del patrimonio – che si ottiene dal rapporto fra proventi lordi rettificati e patrimonio netto di inizio periodo – si incrementa dal 9,3% del 2007 al 10,6%, ciò per l’aumento del dividendo dalla conferitaria, per l’aumento degli interessi incassati e per le buone performance nell’attività di trading della Fondazione.
Il patrimonio netto contabile tocca quota 5,511 miliardi di euro (5,389 nel 2007), più del doppio rispetto ai 2,7 del primo esercizio amministrativo, chiuso nel 1996.
Fra le poste del passivo da segnalare: il “Fondo di stabilizzazione delle erogazioni” che con i fondi stanziati nella ripartizione dell’avanzo di esercizio, sale a oltre 175 milioni, i debiti per erogazioni deliberate 387,8 milioni (379,8 nel 2007), il fondo per la realizzazione del Progetto Sud (21,2 milioni), il fondo costituito con gli accantonamenti a favore del volontariato (20,8 milioni), oltre al fondo rischi ed oneri (187,2) ed al fondo oscillazione titoli (100 milioni) istituito per fare fronte ad eventuali perdite che nei prossimi esercizi potrebbero verificarsi su alcuni asset.
Nell’attivo totale di bilancio, 6,7 miliardi di euro (6,4 nel 2007), oltre all’immobile sede della Fondazione, ed al palazzo del Capitano acquistato alla fine del 2003, in bilancio per complessivi 31,2 milioni, costituisce una parte rilevante tra le immobilizzazioni finanziarie che assommano a 5,87 miliardi di euro, la partecipazione nella società conferitaria BMps, iscritta ad un valore di carico di 3,32 miliardi di euro (1,30 nel 2007) per le azioni ordinarie, oltre a quelle di risparmio (27,7 milioni) e alle privilegiate (1,46 miliardi): in totale dunque 4,80 miliardi.
Tale partecipazione costituisce il 71,5% del capitale investito. I dividendi percepiti dalla conferitaria BMps, pari a 376,6 milioni di euro, rappresentano il 65,9% del totale dei proventi lordi (305,6 nel 2007, 61,8%). Il valore di mercato delle sole azioni ordinarie al 31 dicembre 2008 era di 3,9 miliardi di euro, con una plusvalenza teorica pari a 566,1 milioni (831,5 anche con le privilegiate).
La Fondazione, in ragione dell’adesione all’aumento di capitale in Banca Mps relativo all’acquisto di Antonveneta, ha dismesso quasi interamente le proprie Gestioni patrimoniali individuali (GPM), con un’operazione che ha portato, pur in una fase già difficile di mercato, ad un reddito netto di 74,8 milioni di euro, dopo aver assorbito il risultato negativo del primo trimestre.
Anche il portafoglio non immobilizzato gestito internamente è stato quasi del tutto liquidato con plusvalenze per 33 milioni di euro: le risorse residue, 207,3 milioni di euro, sono investite in vari strumenti finanziari, con un significativo incremento di impiego in fondi di private equity, mentre le disponibilità liquide, principalmente in pronti contro termine, ammontano a 563,8 milioni.
Il confronto fra i dati del Bilancio 2008 e quello dei precedenti esercizi mette in evidenza il persistente sviluppo della Fondazione negli anni e, in particolare, sottolinea l’attenzione costante verso la crescita della sua consistenza patrimoniale.
La parte del flusso di reddito accantonata alle riserve patrimoniali costituisce inoltre un trasferimento di ricchezza alle generazioni future, nei confronti delle quali la Fondazione Mps è sempre attenta nel mantenere e incrementare il valore reale del patrimonio, obiettivo tanto più prioritario in un periodo di grave crisi economica come quello attuale.