“Da anni sono pesanti i deficit del Maggio Musicale Fiorentino, nell’ordine di milioni di euro, con la previsione, per quest’anno, addirittura di superare quota 9 milioni. E’ una situazione gravissima – ed è paradossale che questi temi siano sottaciuti nella campagna elettorale -, una situazione che rischia di affossare l’istituzione culturale fiorentina più famosa nel mondo”.
Così Marco Carraresi, candidato a Palazzo Vecchio per la formazione di Casini, interviene sulla questione Maggio Musicale.
“Sarebbe sbagliato però pensare solo a difficoltà di natura economica - prosegue il politico dell'Udc -, il male oscuro del Maggio da tempo è rappresentato piuttosto dalle pessime modalità di utilizzo dei pur consistenti contributi pubblici: disorganizzazione gestionale, incapacità di programmazione degli eventi, sudditanza nei confronti di certi sindacati nella gestione del personale, invadenza e prevaricazione della politica rispetto ad ogni ipotesi di conduzione di carattere aziendalistico.
Purtroppo il consiglio di amministrazione appare sempre più incapace di prendere decisioni risolutive, continuando nella consueta pratica di ratificare semplicemente decisioni prese altrove. Facendo fortemente dubitare della stessa ragione della sua esistenza”.
“Meglio sarebbe a questo punto un commissariamento – conclude Carraresi -, che consenta quanto meno di impedire inutili e ipocrite ritualità burocratiche, facendo anche uscire dall’equivoco gli attuali candidati sindaci, che a destra e a sinistra continuano a ignorare la drammaticità della situazione e del danno che la morte del Maggio arrecherebbe a Firenze e alla sua grande tradizione culturale e artistica.
Noi chiediamo che vengano immediatamente attivati tutti i possibili meccanismi di controllo gestionale, anche da parte delle organizzazioni sindacali, sia per quanto riguarda il bilancio che sulla stessa attività di programmazione. Un’attività di controllo che non ci risulta sia mai stata seriamente attivata, a cominciare dalla stessa Regione Toscana che non ha mai chiesto conto, in questi anni, del corretto utilizzo dei milioni di euro annualmente erogati. Perché non bisogna dimenticare che siamo di fronte a un ente pubblico, e che una situazione del genere potrebbe facilmente determinare l’intervento della magistratura contabile”.
Intanto il candidato del centrodestra, Giovanni Galli, ha dato il via agli incontri nei diversi quartieri.
Tappa d'esordio un bar di via di Novoli.
Il candidato della lista civica "Firenze con Giovanni Galli sindaco" ha garantito di tenere in considerazione nella definizione del programma elettoralle tematich emersa dall'incontro. E alla domanda di una cittadina sulla sua libertà d'azione e sui condizionamenti che i partiti potrebbero esercitare su di lui, Galli ha risposto: "Nella storia recente del Milan solo un giocatore ha chiesto di andare via, e quel giocatore ero io. Io e Berlusconi su alcuni punti non la pensavamo alla stessa maniera e quindi ritenemmo opportuno separare le nostre strade.
Una separazione da cui è nato ancor maggior rispetto reciproco. Questo a testimonianza della mia indipendenza. Nel momento in cui sarò eletto - ha concluso Galli - la mia azione di governo avrà il vincolo della fiducia dei fiorentini nei confronti del mio programma. La mia lista civica, priva di candidati politici e colori, ha lo scopo di rinnovare la città. Lo faremo insieme ai miei concittadini".