“I sondaggi o si divulgano interamente o non si divulgano. Non c’è paura che tenga per dare dati parziali o ancor peggio astenersi, come sta facendo il Pd, dal fare valutazioni politiche su quello che, comunque lo si guardi, è un crollo vero e proprio del consenso elettorale a Firenze”. Così Alessio Bonciani, coordinatore cittadino del Pdl, ha commentato la mancata diffusione ufficiale, prevista dalla legge, dei dati del sondaggio anticipati dai quotidiani locali il 25 aprile scorso. Una violazione dell’articolo 8 della legge 28/2000 che ha spinto l’esponente del Pdl a presentare una denuncia all’autorità garante per le telecomunicazioni.
La normativa di riferimento prevede che i sondaggi politico-elettorali debbano essere resi pubblici sul sito informatico del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri il giorno stesso in cui essi sono diffusi sui mezzi di comunicazione.
“Non basta una buona penna, anche se scrive su una ‘testata amica’, a mascherare un sondaggio che nella migliore delle ipotesi è stato diffuso a metà. Non sono chiari, anzi non sono stati detti, i dati sui candidati sindaci, sui partiti minori e sulle liste civiche che partecipano alle coalizioni, soprattutto quella che sostiene Galli; inoltre si è dato tardivamente e non se ne è tenuto conto ai fini del giudizio politico, il dato relativo alla percentuale di indecisi, peraltro decisamente significativa ed in grado di influenzare l’esito elettorale sin dal primo turno”, ha ribadito il coordinatore cittadino del Pdl.
“Nel complesso un bel pateracchio che non possiamo non dubitare sia stato fatto ad arte per coprire così come si fa con le foglie di fico le vergogne di un Pd che, dopo aver sbandierato un mediocre risultato alle primarie come un grande passo avanti per la democrazia, oggi non vuole dare conto ai cittadini di un risultato elettorale che si preannuncia deludente”, ha concluso Alessio Bonciani.