Qualche anno fa la corsa a Palazzo Vecchio si sarebbe svolta principalmente su quotidiani, tivù e radio locali, oltre alle migliaia e migliaia di faccioni più o meno sorridenti a tappezzare i muri di mezza città.
Stavolta però, anno del Signore 2009, c’è pure quella smisurata agorà virtuale che risponde al nome di internet. E così ecco spuntare a più non posso i siti dei diversi candidati; pagine e pagine sul social network Facebook (dove, tra fiumi d’amici possono anche intrufolarsi presunti sabotatori e generarsi, come accaduto qualche giorno fa sul profilo di uno dei candidati, un vero e proprio ‘duello’ a suon di commenti); miriadi di comunicati stampa, segnalazioni d’appuntamenti, inviti alle iniziative più disparate il tutto, rigorosamente tramite messaggi di posta elettronica.
Infine, emblematico quanto accaduto per ben due volte al sondaggio lanciato da Nove da Firenze.
Ripetuti click da parte di un piccolo gruppo di internauti su di un singolo candidato. Chissà poi a quale scopo? Un’elezione virtuale? Effetto gasamento sui possibili elettori? Mah !?!
Tirando le somme quelle del 2009 si profilano sempre più come le amministrative del web.
A riprova di ciò la ‘sfida’ che si profila fra il gruppo che gestisce i mezzi d’ascolto del candidato di centrodestra (per capire di chi stiamo parlando è sufficiente gettare uno sguardo all’indirizzo di posta elettronica che fa bella mostra di sé nella pagina “info” sul profilo del concorrente a Palazzo Vecchio in FacciaLibro) e una nota blogger fiorentina che, proprio qualche giorno fa e proprio attraverso il suo diario virtuale, ha comunicato ai lettori di candidarsi in una delle liste civiche a sostegno dell’uomo del Pd (anche se come scrive lei stessa “ammetto che devo ancora capire meglio l’organizzazione delle liste”).
Chissà chi la spunterà la sera del prossimo 7 giugno fra un prefisso ed una dichiarazione d’amore?
Chissà quale fine faranno tutti questi strumenti del web una volta insediato il nuovo inquilino a piazza della Signoria?
Chissà se nel giugno del 2014 ci sarà ancora una campagna elettorale nel mondo reale?
Stefano Romagnoli