Che ne è dei diritti se ai danni della congiuntura economica e sociale si aggiunge la crisi istituzionale? Paul Ginsborg, Stefano Rodotà e Sandra Bonsanti ne discutono a Firenze, martedì 5 maggio, nel corso di un incontro organizzato da Libertà e Giustizia, alla Sala Verde della Fondazione Cassa di Risparmio, (alle 18.45, in Via de' Pucci 1). Libertà e Giustizia ha già lanciato l'allarme con il manifesto "Rompiamo il silenzio", di Gustavo Zagrebelsky, che ha raccolto l'adesione di oltre 200 mila cittadini.
"Assistiamo - vi si legge - a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti. Quando i legami sociali sono messi a rischio, non stupiscono le idee secessioniste, le pulsioni razziste e xenofobe, la volgarità, l’arroganza e la violenza nei rapporti tra gli individui e i gruppi".