Firenze, 27 Aprile 2009- Una grande mostra in Sala d'Arme, un convegno, un concerto e tanti piccoli eventi in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia, momento in cui Firenze fu grande protagonista. A cominciare proprio dalla giornata del 27 aprile 1859 con la partenza del Granduca e il successivo affermarsi della volontà unionista destinata a superare il progetto federalista. Tutti gli eventi sono stati presentati stamani dall'assessore alla cultura di Palazzo Vecchio insieme al direttore de il quotidiano La Nazione Giuseppe Mascambruno, al professore Cosimo Ceccuti alla sovrintendente al Polo museale Crsitina Acidini.
"150 anni fa - ha detto l'assessore alla cultura- si apriva la fase della democrazia per Firenze e la Toscana, sicuramente connessa all'alba della nuova nazione che sarebbe stata formalmente costituita due anni dopo il 17 marzo 1861 con l'Unità d'Italia". La mostra che si inaugurerà il 30 aprile nella sala d'Arme di Palazzo Vecchio ha come obiettivo quello di evidenziare il ruolo fondamentale che Firenze e la Toscana ebbero nel determinare lo sbocco unitario nel processo risorgimentale italiano.
Il percorso espositivo si avvale di dipinti, stampe, disegni, incisioni, bandi e allegorie tratte anche da giornali satirici. Il 14 maggio è previsto alle 18 presso la sala del Buonumore (piazza delle Belle Arti 2) il concerto lirico sinfonico del conservatorio "L. Cherubini" di Firenze con musiche di Verdi, Rossini, Bellini, Mendelssohn. Il 20 maggio si terrà invece dalle 9 alle 13 presso la sede della cassa di Risparmio (Palazzo Incontri in via de' Pucci) un convegno di studi al quale prenderanno parte oltre all'assessore alla cultura del Comune che parlerà de "Il 27 aprile 150 anni dopo", il presidente dell'Istituto di storia moderna e contemporanea Luigi Lotti, il presidente della Fondazione Spadolini Cosimo Ceccuti che parlerà di Villafranca, Sandro Rogari che affronterà il tema di "Ricasoli e il progetto di Firenze "Atene d'Italia".
Stamani l'assessore alla cultura ha ricordato il 27 aprile del 1859, giorno della partenza del Granduca, con una festa in città e un corteo dei ragazzi delle scuole, autorità e gonfalone che è passato nei luoghi più significativi e rappresentativi nel processo dell'Unità d'Italia, sostando davanti ai monumenti dei personaggi illustri di quel giorno. "Quest'iniziativa - ha spiegato l'assessore alla cultura del Comune- segna un momento importante nell'ambito delle celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, quando la Toscana si trasferì da Granducato a Regione d'avanguardia dell'Italia unita" Dopo la deposizione della corona d'alloro alla lapide posta al primo piano di Palazzo Vecchio, nel pomeriggio alle 15 è stata deposta un'altra corona di alloro sulla tomba di Giuseppe Dolfi presso il cimitero delle Porte Sante.
Il corteo ha concluso il suo percorso alle 16 con la corona al monumento di Bettino Ricasoli in piazza Indipendenza. (lb)