Nuove proposte per il progetto della Tramvia a Firenze. Legambiente, in occasione della tappa fiorentina del Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato, realizzata con il contributo di Italgest Energia Pulita, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi, accende i riflettori sulla questione relativa al progetto di Tramvia a Firenze.
Ieri mattina, in conferenza stampa, alla presenza di Ermete Realacci, presidente onorario Legambiente, Piero Baronti, presidente Legambiente Toscana, Iacopo Ghelli, comitato per la Tramvia a Campo di Marte e Sergio Gatteschi, presidente regionale Amici della Terra sono state presentate le proposte dell’appena nato Comitato a favore del prolungamento della Tramvia, per il quartiere 2, zona Campo di Marte.
Legambiente condivide la proposta del nuovo Comitato del quartiere due di Firenze per il prolungamento della Tramvia.
Il Comitato che ad oggi conta la partecipazione attiva di venti cittadini fiorentini chiede all’amministrazione che in primo luogo sia potenziata e integrato il progetto della Tramvia a Firenze, città che purtroppo mostra ancora forti criticità in termini di mobilità urbana. Dal Treno Verde interviene il presidente di Legambiente Toscana, Piero Baronti: “La nascita di un nuovo comitato per il prolungamento della Tramvia a Campo di Marte senza dubbio è un segnale positivo di una parte della cittadinanza fiorentina.
E la spinta di questo comitato potrebbe segnare l’avvio di un cambiamento di tendenza e i vantaggi saranno evidenti quando sarà aperta la linea 1, da Scandicci a Santa Maria Novella. Questa nuova linea comporterà grandi vantaggi ai cittadini di Scandicci e a tutti coloro che abitano nel Quartiere quattro di Firenze, primo fra tutti la certezza dei tempi di partenza e dunque di percorrenza, evitando il traffico cittadino. Per questo ci auguriamo che la consapevolezza di questi vantaggi in termini ambientali e economici porti alla nascita di altri comitati che chiedono un ulteriore potenziamento della linea tramviaria.
E’ questo il nostro auspicio, che siano prima di tutto i cittadini a volere un potenziamento del trasporto pubblico, che consentirebbe di lasciare a casa l’automobile con maggiore facilità.” Secondo i dati che emergono da Ecosistema Urbano 2009 di Legambiente, (Osservatorio ambientale delle città 2006 - ISTAT), a Firenze, che presenta un tasso di motorizzazione in piena media nazionale con 55 auto circolanti ogni 100 abitanti, sono ancora pochi i cittadini che scelgono il trasporto pubblico per muoversi in città: in media ogni abitante sceglie un mezzo pubblico 183 volte all’anno a fronte di una media nazionale per le città di media estensione pari a 218 viaggi per abitante all’anno.
Un dato che, scostandosi in negativo dalla media italiana, evidenzia quanto la scelta dei fiorentini siano maggiormente orientata verso una mobilità con mezzi privati. Per questo motivo Legambiente apprezza e condivide la proposta del Comitato a favore della Tramvia considerandolo un virtuoso tentativo di invertire una tendenza negativa della cittadinanza fiorentina.
Due soluzioni per il prolungamento della tramvia. Secondo i progetti del comune di Firenze, la proposta di prolungamento della Tramvia potrebbe avere due soluzioni alternative: il primo percorso partirebbe da piazza della Libertà, proseguendo su viale don Minzoni, le Cure, viale dei Mille, raggiungendo la zona dello Stadio.
Il secondo invece, partirebbe da piazza della Libertà e attraverserebbe i viali, da viale Matteotti fino a raggiungere la stazione di Campo di Marte, dove verrebbe realizzato il tunnel che porta allo stadio. “Un trasporto pubblico efficiente è da sempre un modo concreto e immediato per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per ridurre il traffico privato e l’inquinamento delle città – conclude Ermete Realacci – presidente onorario Legambiente. Ma in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, il trasporto pubblico, diventa sempre più strategico per ridurre non solo la congestione stradale e le emissioni inquinanti, ma anche un modo per aiutare le tasche dei cittadini, soprattutto per quelli meno abbienti, che trovano nel mezzo pubblico una valida soluzione per la mobilità urbana”.