Firenze, 19 Marzo 2009- La realizzazione del sottoattraversamento ferroviario di Firenze è una grande opera che avrà positive ricadute sulla realtà regionale. Due le più significative: la Toscana diventerà uno dei baricentri del sistema di mobilità europeo; nello stesso tempo ci sarà un forte sviluppo del sistema ferroviario metropolitano e quindi più treni regionali e locali. Lo hanno detto l'assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Riccardo Conti e l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti aprendo i lavori della giornata dedicata al dibattito e al confronto sull'Alta velocità/Alta capacità, sul sottoattraversamento fiorentino e sul nuovo contratto di servizio per i treni locali.
Per il progetto inizia adesso la fase di cantierizzazione. Il mese scorso Rfi (Rete ferroviaria italiana) ha consegnato i lavori per il primo lotto cioè lo scavalco Rifredi-Castello; il prossimo mese verranno consegnati i lavori per il secondo lotto cioè il sottoattraversamento e la nuova stazione dell'Alta velocità Belfiore-Circondaria. Lo scavalco sarà pronto alla fine del 2010, la stazione dell'Alta velocità e il sottoattraversamento saranno pronti nel 2014. «Il progetto del sottoattraversamento – ha detto Conti nella conferenza stampa conclusiva – è una scelta strategica che persegue diversi obiettivi e in particolare la valorizzazione e lo sviluppo del trasporto metropolitano di superficie e il potenziamento del trasporto delle merci.
Se fosse stata scelta l'opzione del passante in superficie non c'è dubbio che ci sarebbe stata una forte penalizzazione dei servizi offerti ai pendolari. Nello stesso tempo non si potrebbero offrire possibilità di sviluppo nel settore della mobilitazione del le merci in arrivo e in partenza nei porti della costa toscana». I lavori della giornata dedicata al trasporto ferroviario si sono svolti nella Palazzina reale della stazione di Santa Maria Novella. Alta la partecipazione con la presenza di amministratori pubblici, forze sociali, categorie economiche, rappresentanti delle associazioni ambientaliste e delegati dei comitati dei pendolari.
Una iniziativa promossa dall'assessore Conti per fare il punto dei progetti, ascoltare le diverse opinioni. Con l'avvio della cantierizzazione diventa prioritaria l'attenzione alle iniziative di monitoraggio ambientale e alle iniziative di informazione e comunicazione. Un ruolo importante è affidato all'Osservatorio Ambientale che dovrà interagire con i cantieri e con la cittadinanza. «Ci sarà un grande impegno per la comunicazione, per l'informazione costante ai cittadini – ha sottolineato Conti – in proposito ci sono risorse di Rfi e c'è anche la disponibilità del vincitore dell'appalto.
Faremo tesoro delle esperienze precedenti (Alta velocità Mugello e tranvia) affinché non si ripetano esperienze non molto efficaci». L'altro tema al centro dell'attenzione è stato il contratto di servizio sui trasporti locali. «Al fine di rendere accettabili i servizi locali in termini di orari e carrozze – ha ricordato l'assessore – avanzeremo precise richieste; la Regione è disposta a pagare di più ma chiede che ci siano treni nuovi, carrozze nuove».
Consegnato domani il progetto di cantierizzazione del primo lotto del nodo Alta Velocità di Firenze e firmato entro due mesi il nuovo contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia, che sarà valido 6 anni.
Questa la sintesi della giornata di oggi alla Palazzina reale di Firenze promossa dall’assessore ai trasporti ed infrastrutture Riccardo Conti ed interamente dedicata al trasporto ferroviario. Una svolta operativa quella di oggi, verso modelli di sviluppo e standard europei. Finalmente anche la Toscana e l’Italia si stanno adeguando alla “cura del ferro”, con cui la Toscana intende passare dagli attuali 260.000 pendolari ai 500.000 del 2015. «Treni nuovi per la Toscana, ecco qual è la nostra principale richiesta.
Certo possiamo anche pensare ad un soggetto intermediario che affitta i treni per garantire il servizio regionale: anche questa potrebbe essere una strategia.» Così l’assessore Conti ha introdotto i lavori del pomeriggio dedicati al contratto di servizio, un confronto che rappresenta un passaggio fondamentale per la gestione dei trasporti regionali. «Anche se è cresciuta la qualità del servizio e la puntualità dei treni è passata dall’87 a quasi il 92% negli ultimi 4 anni, non è ancora pienamente soddisfacente.
Ad oggi ancora 20.000 toscani ogni giorno soffrono disservizi e disagi dovuti al trasporto ferroviario e noi dobbiamo lavorare per garantire un valido servizio a tutti. I pendolari toscani non sono rassegnati e comprendono i miglioramenti fatti, ma non basta. La nostra richiesta fondamentale rimane quella del materiale rotabile: servono più treni, nuovi ed efficienti, visto che oggi il 65% dei disagi e dei disservizi è dovuto al fatto che troppi treni sono vecchi. Dobbiamo evitare, per esempio – ha proseguito Conti - che gli inte rcity spariscano e che tutto si riduca ad un alternativa tra Alta velocità e servizio regionale.
Chiaramente in questo percorso dovrebbe essere coinvolto anche il Governo e non soltanto Trenitalia e le Rregioni». Per il 2009 Trenitalia propone un contratto di servizio a catalogo che offre la possibilità di scegliere servizi e tariffe, senza dubbio di maggior qualità, migliorativo, ma con costi maggiorati del 30% per la Regione. L’assessore Conti di fronte a simili prospettive evidenzia l’interesse di verificare la fattibilità di una futura gara tra soggetti interessati nel 2015, compresa Trenitalia, e ribadisce con forza la necessità di avere servizi ottimali a fronte di importanti risorse investite.
Oggi la Regione Toscana è il “miglior cliente” di Trenitalia con 32 milioni di euro investiti nel 2008, 40 nel 2009 ed il pagamento annuale del tasso di inflazione programmata.
"Stiamo aspettando il progetto esecutivo della stazione e del sottoattraversamento. Progetto in cui ci sarà anche la versione definitiva del piano della mobilità di cantiere. Su questa base ci confronteremo con le Ferrovie e vigileremo perché i fastidi derivanti dalla cantierizzazione siano ridotti il più possibile".
È quanto dichiarato il vicesindaco Giuseppe Matulli in merito al passaggio in città dei camion legato alla cantierizzazione dell'Alta velocità fiorentina. Il vicesindaco ha precisato la posizione dell'Amministrazione comunale al termine del workshop organizzato da Regione Toscana e Ferrovie dello Stato su "Alta velocità/Alta capacità e sottoattraversamento ferroviario" e sul "Contratto di servizio". "In questi anni - ha spiegato il vicesindaco - con la realizzazione della linea 1 della tramvia, ho acquisito una certa esperienza in tema di cantierizzazioni e dei conseguenti disagi.
Per questo ho apprezzato l'impegno dell'assessore regionale Riccardo. Conti illustrato dal professor Massimo Morisi di realizzare un efficiente iniziativa in materia di informazione e trasparenza. Voglio tuttavia sottolineare che il problema consiste principalmente nella fornitura delle informazioni da divulgare. Per cui occorre essere chiari sin da questo momento con RFI per quanto riguarda per l'informazione che deve fornire sulle operazioni di cantierizzazioni in atto o futuro. Questo riguarda sia i lavori in atto, come la messa in sicurezza del Mugnone, che quelli futuri".
Per quanto riguarda le informazioni fornite da RFI al Quartiere 1, il vicesindaco Matulli ha aggiunto che si tratta di una richiesta da esaminare e concordare con le esigenza della mobilità fiorentina. "Il passaggio dei camion è uno degli elementi che sono stati evidenziati in sede di valutazione di impatto ambientale e che dovranno essere affrontati nella fase elaborativa esecutiva con grande attenzione e concordati con l'Amministrazione comunale". Il vicesindaco, a margine del work shop, ha ricordato come uno degli elementi di impatto più importante dell'intero intervento, ovvero lo smaltimento delle terre di scavo, sia stato risolto con l'impegno di tutti gli attori coinvolti nell'approvazione dei progetti con la definizione di accordo che ne prevede il trasporto esclusivamente via treno.
Questo consentirà di non far viaggiare su gomma ben 3 milioni di metri cubi di materiale di scavo. Allo stato attuale di progettazione, la movimentazione su gomma riguarda solo una parte dell'approvvigionamento dei materiali necessari per le lavorazioni (i conci prefabbricati e l'armamento viaggeranno su ferro). "Nella fase di presentazione del progetto esecutivo verificheremo la possibilità di ridurre ulteriormente l'impatto - ha concluso il vicesindaco Matulli - . E ovviamente dovremo organizzare i cantieri al meglio per ridurre il fastidio sulla città e vigileremo affinché questo sia effettivamente messo in atto da chi realizzerà l'opera".
“E’ giunto il momento che le Ferrovie battano anche il primato di manutenzione del materiale rotabile, della puntualità, comfort, pulizia e aumento dei treni per i 260 mila pendolari della Toscana.
La nostra Regione punta al raddoppio dei toscani che si muovono in treno, per questo serve la stessa capacità e disponibilità che le Ferrovie hanno dimostrato per le nuove linee veloci nei confronti del trasporto regionale, che coinvolge tantissimi cittadini ogni giorno. In Toscana ci sono da concretizzare interventi per opere ferroviarie importanti come il raddoppio della Pistoia-Lucca, la Pontremolese, il potenziamento di centrali stazioni toscane, le infrastrutture per l’intermodalità. La carenza di risorse da parte del Governo è un segnale di una preoccupante tendenza a ridurre gli interventi”.
Così Erasmo D’Angelis (Pd), presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, è intervenuto nel corso del workshop su Alta Velocità, Alta Capacità e sottoattraversamento ferroviario di oggi alla Palazzina Reale della Stazione di Santa Maria Novella a Firenze. “La misura dell’efficienza del sistema ferroviario – continua D’Angelis - non la potrà mai dare soltanto l’Alta Velocità, c’è bisogno di una spinta forte anche sull’altra velocità, quella che riguarda tantissimi toscani che ogni mattina si muovono per motivi di lavoro e studio e del treno fanno una necessità quotidiana.
Puntiamo sull’ammodernamento e l’allineamento del trasporto regionale ai sistemi degli altri paesi europei per garantire qualità al servizio offerto. La Regione – conclude D’Angelis - è impegnata da tempo con investimenti importanti sul fronte della tutela dei diritti degli utenti del servizio Fs, che chiedono maggiore qualità ed efficienza senza costi aggiuntivi, e sta facendo la sua parte per perseguire l’obiettivo del raddoppio dei viaggiatori e arrivare a più di 500mila toscani in treno, chiediamo che anche il Governo e le Ferrovie facciano altrettanto”.