Parte dalla Val d’Orcia il primo studio preliminare in Italia per la candidatura della Via Francigena, millenaria strada del pellegrinaggio, nel patrimonio mondiale dell’Unesco. Il primo passo in questa direzione è l’erogazione del contributo di centomila euro da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, accolto con soddisfazione dalla Conferenza dei sindaci della Val d’Orcia, che si è riunita lo scorso venerdì 20 marzo. Con il finanziamento, il Ministero ha confermato nei fatti quanto annunciato nel corso del primo workshop Italia–Giappone di San Quirico d’Orcia dello scorso novembre: l’intenzione di affidare alla Val d’Orcia, su cui insiste uno dei tratti più significativi della Francigena, il ruolo di capofila per la presentazione di un dossier di candidatura volta al riconoscimento e all’iscrizione nella lista Unesco del più importanti itinerari di pellegrinaggio di età medievale verso Roma.
I fondi, previsti dalla Legge 77 del 2006 che finanzia i siti Unesco italiani, saranno destinati al realizzazione di un progetto di studio del tratto valdorciano della Via Francigena.
Il primo incontro operativo per l’organizzazione del piano di lavoro è previsto per giovedì 26 marzo, quando i sindaci della Val d’Orcia, insieme al vicepresidente della Provincia, nonché assessore alla cultura Alessandro Pinciani, incontreranno Manuel Roberto Guido, l’architetto responsabile dell’Ufficio Patrimonio Mondiale dell’Unesco, e Paola Falini, docente dell’Università La Sapienza di Roma incaricata dalla società Val d'Orcia della responsabilità del progetto. Era stata proprio Falini, nel corso del work shop Italia - Giappone di San Quirico, ad avanzare un’ipotesi di candidatura della Via Francigena.
L’occasione è quanto mai importante perché proprio nel pomeriggio del 26 marzo prenderà il via a Siena, presso il Palazzo del Governo sede della Provincia, il convegno internazionale “Le Vie della Cultura”, che tratterà della valorizzazione dei percorsi storici di pellegrinaggio ed al quale sono invitati come relatori sia Manuel Roberto Guido che Paola Falini. “Da oggi – commenta Marco Del Ciondolo, presidente della Conferenza dei sindaci - possiamo davvero metterci al lavoro, dando inizio a questo importante progetto di valorizzazione storico artistica del nostro territorio, che potrebbe portarci, nel giro di pochi anni, ad avere ben tre siti Unesco al suo interno, dopo il centro storico di Pienza e il Parco artistico naturale e culturale della Val d’Orcia”.
“Inoltre – prosegue Del Ciondolo - poter rilanciare all’interno del convegno “Le Vie della Cultura” la determinazione della Val d’Orcia al confronto necessario per il perseguimento della candidatura Unesco della Via Francigena, sarà sicuramente interessante, ma potrebbe diventare addirittura decisivo: un vero e proprio start-up, data l’autorevolezza ed i ruoli strategici dei partecipanti al convegno organizzato dalla Provincia di Siena”.