Crisi, Toscana: nel 2008 -11% per le immatricolazioni di veicoli industriali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2009 14:34
Crisi, Toscana: nel 2008 -11% per le immatricolazioni di veicoli industriali

Milano, 24 marzo 2009- Nel 2008 le nuove immatricolazioni di veicoli industriali in Toscana sono calate dell’11% passando dalle 2.356 unità del 2007 a 2.096 unità. Si tratta di un calo, sottolinea il Centro Ricerche Continental Autocarro, che ha realizzato lo studio da cui derivano questi dati, fortemente condizionato dallo scoppio della crisi economica che ha spinto al ribasso le vendite, soprattutto nell’ultimo trimestre. A livello provinciale particolarmente positiva la performance di Livorno (+37% rispetto al 2007) e Massa Carrara (+27,9%).

In netto calo, invece, Pisa (-30,1%), Lucca (-24,2%) e Prato (-20,5%). In calo anche il dato di Firenze (-16,5%). La Toscana, per immatricolazioni di veicoli industriali nel 2008, si colloca al quartultimo posto della graduatoria regionale, guidata da Sardegna (+23%), Basilicata (+17,4%) e Valle D’Aosta (+9%). Nel 2008 in tutta Italia le immatricolazioni di mezzi per il trasporto pesante sono state 34.477, con un calo del 3,7% rispetto al 2007. Il consuntivo dell’intera annata, che chiude con un lieve calo, può essere considerato un risultato non particolarmente negativo, a maggior ragione data la situazione generale dell’economia ed il calo subito dal settore automobilistico.

Questo dimostra come, anche in un momento di crisi economica, sia avvertita in maniera forte l’esigenza di rinnovamento del parco degli autocarri circolanti in Italia. Questa spinta al rinnovamento è causata da un lato dall’esigenza di diminuire le emissioni di sostanze nocive provenienti dagli autoveicoli e dall’altro dalla volontà di aumentare gli standard di sicurezza della circolazione tramite l’applicazione di nuovi dispositivi tecnologici sviluppati dalle case costruttrici. “Queste esigenze - sottolinea Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental Truck Italia – sono valide non solo per gli autocarri, ma anche per i pneumatici, che influiscono in maniera diretta sia sul livello delle emissioni nocive che sugli standard di sicurezza del veicolo.

Proprio per questo motivo Continental da anni orienta la sua ricerca all’ottenimento dei migliori risultati in questi due settori. Infatti il ‘Research & Development Department’ di Continental è alla costante ricerca di nuove soluzioni a tutto campo per ridurre le emissioni di CO2 . In particolare l’attenzione a questo aspetto riguarda le emissioni in fase di produzione, quelle del pneumatico in fase di rotolamento e la riduzione dell’impatto ambientale del pneumatico a fine vita”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza