Rumori fuori scena è una delle commedie più divertenti degli ultimi anni. È una macchina perfetta che produce risate giocando sulle fobie, le gelosie e le invidie dell'uomo. La Compagnia Attori & Tecnici, rende omaggio al suo indimenticato regista Attilio Corsini riproponendo lo spettacolo cult che fin dall'83 riscuote un ininterrotto successo. Rumori fuori scena è una commedia strafamosa dal destino segnato: far ridere le platee di mezzo mondo a dispetto del tempo che passa e delle mode che imperversano.
Oltre a vantare il singolare primato di essere la più rappresentata del Novecento, la commedia è stata tradotta in ben ventinove lingue, esquimese compreso, ma pare che l’autore, Michael Frayn, sia particolarmente affezionato alla versione italiana. Centoquattromila piatti di sardine maneggiati, seimilatrecento lenti a contatto perse, duemilaseicento bottiglie di whisky scolate, duemilaottocento gradini saliti con le scarpe allacciate e quattromilatrecentoventidue gradini fatti con i calzoni calati.
Sono i mostruosi numeri di questa commedia da ‘guinness della risata’ che dal 1983 ad oggi è stata applaudita per quasi tremila repliche interpretate dalla stessa, goliardica compagnia. Il segreto di questo successo lo rivelava lo stesso Corsini: “Le note di regia sono andate smarrite nel corso degli anni ed è un vero peccato perché erano illuminanti per la giusta comprensione dello spettacolo. Questa carenza ha fatto si che molti spettatori lo abbiamo visto anche dieci volte e questo ci ha permesso tanti anni di repliche (25) e tanti spettatori.
Da allora non è cambiata nemmeno una virgola dello spettacolo. L’unico mutamento che si potrebbe notare, rispetto al debutto dello spettacolo al Teatro Flaiano, la sera del 4 dicembre 1983, è il mutamento fisico del gruppo storico, degli attori che lo recitano da quel giorno. Ma potrebbero notarlo solo gli spettatori che erano presenti quella sera, ma faranno finta di niente perché gli si ritorcerebbe contro.”
