A venticinque anni dall’ultima regia per il Maggio Musicale, la memorabile Traviata con Carlos Kleiber sul podio, FRANCO ZEFFIRELLI torna nella sua Firenze per un nuovo spettacolo al Teatro Comunale che si annuncia come un evento: PAGLIACCI di Ruggero Leoncavallo, la popolarissima opera manifesto del Verismo italiano, rappresentata per la prima volta al Teatro dal Verme di Milano il 21 maggio 1892 sotto la direzione del giovane Arturo Toscanini, che sarà in scena dal 14 febbraio per quattro recite (repliche il 15, il 17 e il 19) che già da settimane registrano il “tutto esaurito” alla biglietteria.
Fiorentino acclamato in tutto il mondo per i suoi film e spettacoli teatrali, Zeffirelli ha esordito al Maggio nel 1949 come scenografo per Visconti nel Troilo e Cressida al Giardino di Boboli, luogo incantanto dove, nel ’60, mette in scena l’Euridice di Peri, per poi tornare nella sua città nel 1965 firmando per il Festival La lupa di Verga alla Pergola con la Magnani e Romeo e Giulietta di Shakespeare con Giannini e la Guarnieri.
Tratta da un fatto di cronaca nera realmente avvenuto, Pagliacci è fra le opere predilette dal regista che la considera quasi un instant-movie di straordinaria modernità, tanto da aver fatto un’eccezione alla sua assoluta fedeltà di ambientazione e averne trasposto l’allestimento ai giorni nostri firmandone anche le scene, e avvalendosi degli sgargianti costumi realizzati da Raimonda Gaetani e del disegno luci di Agostino Angelini, per uno spettacolo che è stato presentato con enorme successo in tutto il mondo ma che per Firenze si presenta completamente rinnovato.
Protagonista nei panni di Canio sarà il giovane tenore di origine siciliana Salvatore Licitra, star dei più grandi teatri europei e statunitensi, all’atteso debutto al Maggio Musicale; al suo fianco, nella parte dell’avvenente Nedda, il soprano Amarilli Nizza, che torna così al Comunale di Firenze dopo il successo personale riscosso lo scorso anno in Madama Butterfly.
Un altro atteso esordio è quello del baritono coreano Seng-Hyoun Ko che sarà Tonio; completano il cast Mark Milhofer (Peppe), Luca Salsi (Silvio), Luciano Roberti (Un contadino) e Leonardo Melani (Un altro contadino). Nella recita pomeridiana del 15 febbraio canteranno Francesco Anile (Canio), Maria José Siri (Nedda), Silvio Zanon (Tonio, in scena anche nella replica del 19) e Cristiano Olivieri (Beppe).
Pagliacci non sarà abbinato come di consueto ad un’altra breve opera o ad un balletto, ma piuttosto ad una selezione di intermezzi sinfonici di colleghi di Leoncavallo, quali Mascagni e Puccini – tratti da L’amico Fritz, Il sogno di Radcliff, Cavalleria rusticana e Manon Lescaut.
Alla guida dell’Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino e del Coro di voci bianche della Scuola di Musica di Fiesole il francese Patrick Fournillier, bacchetta molto apprezzata in molti teatri italiani ed esteri sia nel repertorio lirico che in quello sinfonico - è Direttore musicale dell’Opéra di Saint-Étienne e del Festival Massenet -, anch’egli al suo debutto a Firenze.
La prima rappresentazione di sabato 14 febbraio sarà trasmessa in diretta da RAI Radio3 a partire dalle ore 20.20 circa con cronache e commenti a cura di Francesco Antonioni; la produzione si avvale del sostegno dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che, a fianco del Teatro del Maggio come importante Socio Fondatore, festeggia il 180° anniversario della sua costituzione.