Teatro della Pergola: Il dubbio con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi, regia di Sergio Castellitto da martedì 13 gennaio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 gennaio 2009 00:18
Teatro della Pergola: <I>Il dubbio</I> con Stefano Accorsi e Lucilla Morlacchi, regia di Sergio Castellitto da martedì 13 gennaio

Prima tappa della seconda stagione di repliche, dopo il riallestimento ad Orvieto, per uno degli spettacoli campioni d’incasso e di cast della scorsa stagione: è Il dubbio di John Patrick Shanley, autore e sceneggiatore cinematografico di successo, che ha saputo riunire attorno alla sua realizzazione altrettanti nomi di successo. Ha segnato infatti il ritorno a teatro di Stefano Accorsi che aveva assistito all’edizione francese, calamitato l’interesse di un regista sensibile ai temi dell’attualità e del disagio come Sergio Castellitto che ha coinvolto in questa prova impegnativa la grande Lucilla Morlacchi, insieme a Nadia Kibout e Alice Bachi, e ha impegnato nell’adattamento del testo per la versione italiana Margaret Mazzantini.

Il risultato conta ad oggi 81 repliche, 1.050.000 euro di incasso, 61.000 spettatori, 16 città incontrate. E' di prossima uscita in Italia la versione cinematografica de Il dubbio sceneggiata e diretta dallo stesso Shanley con Meryl Streep e Philip Seymour Hoffman.
Il dubbio porta in scena una tematica forte e attuale: Brooklyn, una scuola parrocchiale, nel 1964. L’assassinio di Kennedy ha ferito il senso di sicurezza della nazione e il Concilio Vaticano II ha ridefinito i rapporti fra clero e fedeli.

La direttrice è una anziana suora arcigna, concreta e spaventata dagli allievi. Inciampa sulle tendenze più gentili di una docile insegnante che vorrebbe relazionarsi con i propri studenti, piuttosto che imporre delle regole. Fra di loro si immette la figura di un carismatico prete in stile Concilio Vaticano II. Egli sta portando una nuova e più umana sembianza alla scuola: ha dei modi seducenti, è di bell’aspetto, e vuole essere come i suoi fedeli, una parte della loro famiglia. In questo modo nasce il conflitto tra la direttrice e il giovane prete la cui gentilezza viene gettata sotto una luce sinistra quando nasce il sospetto di una sua insana condotta sessuale.

Il sospetto sorge dagli eventi riguardanti uno degli studenti, il primo e unico studente di colore della scuola. La sua razza e la sua sessualità sono un facile terreno su cui alimentare i sospetti. Lo spettacolo si chiude, quindi, con una nota di dubbio più che con una certezza: il sospetto sembra fondato, ma la prova rimane elusiva. Il Dubbio, testo che ha vinto il premio Pulitzer nel 2005, prende il suo soggetto non dall’effetto di un abuso sessuale operato da parte di un prete, ma piuttosto dalla zona grigia che divide il fatto dalla accusa, e questa azione drammatica in qualche modo, sorprendentemente, porta il pubblico a farsi delle domande, più che a darsi delle risposte.
“Pedofilia, fede, verità, dubbio, purezza, paura, resurrezione.

Queste sono le parole, questi sono i temi che compongono la straordinaria suspence emotiva de Il dubbio. – spiega Sergio Castellitto - John Patrick Shanley comincia a scrivere “Il dubbio” nel 2002 (pubblicato nel 2004), un anno dopo la tragedia delle Torri Gemelle, (11 settembre 2001) e ambienta la storia in una scuola parrocchiale del Bronx nel 1964, un anno dopo la morte di J.F.Kennedy, (22 novembre 1963). Il nesso drammaturgico e psicologico dell’autore e del cittadino Shanley mi sembra interessante.

E’ un’America che ha perduto padri e certezze, un popolo, una comunità che cammina sul bordo di una paurosa assenza. E’ questo il senso più interessante di un testo lucidissimo eppure denso di pietà costruito su una drammaturgia classica eppure attualissima grazie al “pretesto” della trama. (…) In ultimo, la lotta che la madre del bambino nero ingaggia per consentire anche a suo figlio di avere un'opportunità nella vita ci sembra risarcita oggi direttamente dalla Storia di Barak Obama e della sua straordinaria elezione a Presidente degli Stati Uniti.”

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