Presentata al Consolato tedesco ieri mattina la V edizione del festival internazionale di pianoforte PIANORAMA in programma a Firenze dal 17 al 22 marzo 2009, tutte le sere ore 20.30 nel teatro dell’Istituto francese di Firenze (Piazza Ognissanti 2).
Direttore artistico della manifestazione il pianista e compositore tedesco Martin Münch che ha parlato della qualità e della varietà artistica degli artisti invitati: “novità di quest’anno – ha ricordato Munch – sarà il Portogallo, paese ospite, invitato per la prima volta, presente con il duo pianistico Ana Queirós e Christina Margotto che ci regalerà (venerdì 20 marzo) un originale programma di musica portoghese, interpretando, tra gli altri, autori infrequenti come Antonio Soler e Fernando Lopes-Graça”.
“Nell’edizione 2009 – prosegue Munch - sono stati invitati a cimentarsi sul repertorio pianistico romantico il francese Bertrand Giraud (18 marzo), a cui musicisti come Jean-Louis Petit e Jean-Louis Dhaine hanno dedicato delle composizioni, l’italo russa Luisa Fanti Zurkowskaja (19 marzo), espressiva e toccante nel suo continuo cambio di toni, il belga Hans Sluijs (21 marzo), pianista virtuoso e di grande potenza, già apprezzato nelle precedenti edizioni dal pubblico fiorentino. La serata finale è invece consacrata alle virtuose promesse delle scuole di musica toscane; quest’anno potremo ascoltare Debora Tempestini della Scuola di Musica di Campi Bisenzio, Vittoria Quartararo della Scuola di Musica di Fiesole, Charlotte Politi di NEM - Nuovi Eventi Musicali e Jonathan Rossi Ferrucci del Conservatorio Cherubini di Firenze”.
Ma sarà proprio Munch ad aprile il festival martedì 17 marzo accompagnando dal vivo al pianoforte con le sue improvvisazioni un film capolavoro del cinema muto, come “L’ultima risata” di Murnau, che sarà introdotto da Aldo Tassone, direttore di france Cinéma e partner della manifestazione. “Il successo che hanno incontrato lo scorso anno le proiezioni di Nosferatu e L’aurora – ha ribadito Tassone - ci ha incoraggiati a proporre un altro capolavoro di Murnau, genio assoluto del cinema.
Girato nel 1924, L’ultima risata - traduzione letterale “L’ultimo degli uomini” - è un film magistrale, per l’originalità e l’universalità del tema, le formidabili invenzioni tecnico-formali, lo splendore delle immagini in perenne movimento, la forza dell’emozione. In Der letzte mann ci affascina innanzitutto l’umanità del soggetto: sull’umiliazione–degradazione di un uomo, tema caro a Gogol e Dostoevski (Il cappotto, Umiliati e offesi), non è stato fatto nulla di più memorabile.
Nella brutale cerimonia della svestizione si può cogliere anche un richiamo all’umiliazione dell’intera nazione tedesca nel 1919, ricordava il grande Stroheim, che di militari se ne intendeva”. Il console francese Bernard Micaud ha infine ricordato che “il festival è sostenuto da una fitta rete di enti internazionali presenti a Firenze: Istituto Francese, Deutsches Institut, France Cinéma, Consolato Onorario di Germania, di Francia, d’Austria, Lyceum Club Internazionale di Firenze, - e dalle più importanti scuole di musica del territorio.
E questo è molto importante, perché lavorare insieme dà sempre un risultato! “.