Firenze– L’iter autorizzativo si è ormai concluso, a questo punto l’obiettivo è una progettazione che tenga conto il più possibile della qualità ambientale e della morfologia del territorio. Questa in sintesi la valutazione del presidente della commissione Territorio e ambiente del Consiglio regionale, Erasmo D’Angelis (Pd), al termine del sopralluogo alla valle di Bellosguardo, in località Cornocchio (Barberino di Mugello), dove sorgerà la nuova area di servizio e di sosta dell’A1, una delle più grandi d’Europa, secondo alcuni la più grande.
“La valutazione d’impatto ambientale si è chiusa e la conferenza di servizi ha dato il via libera – afferma D’Angelis – Il nostro impegno adesso sarà quello di assicurare gli accordi compensativi con i residenti della zona, il monitoraggio attento delle diverse componenti ambientali (risorsa idrica, polveri, rumore, paesaggio) e una progettazione rispettosa dei luoghi e della morfologia del territorio, come chiedono anche le prescrizioni avanzate dal Comune di Barberino”. Per il Comune era presente al sopralluogo il vicesindaco, Alberto Lotti.
La commissione, annuncia D’Angelis, preparerà un documento da discutere nella prossima seduta del Consiglio regionale (la data prevista è il 10 e 11 marzo). La Regione intanto sarà chiamata, fra circa un mese, alla firma dell’Intesa con lo Stato per dare il via all’intervento. A Bellosguardo insieme all’area di servizio è prevista una vasta area di sosta con 160 posti per i Tir, con accesso da entrambe le corsie di marcia: un intervento voluto dalla società Autostrade per migliorare la sicurezza stradale, dando la possibilità ai camionisti di sostare e dormire in un’area sicura.
E’ per questo motivo e insieme per rispondere a un’esigenza di protezione civile in caso di neve, che il progetto iniziale è stato ampliato; un ampliamento al quale si oppone il Comitato locale, che ha raccolto anche il sostegno dei consiglieri di Verdi e Sinistra democratica presenti al sopralluogo, Mario Lupi e Alessia Petraglia. “Il Consiglio regionale non deve assistere in maniera passiva a quello che succede – affermano – Chiederemo alla Regione di non sottoscrivere nessuna intesa prima della discussione in Aula, facendo tutto il possibile per il ridimensionamento dell’area”.
Nel Febbraio 2008 gli organi di informazione riportarono con ampio risalto il provvedimento della Polizia Giudiziaria di diffida al conferimento dei materiali di scavo della Variante di valico in loc.
Fienile per “assenza di specifiche autorizzazioni”. Gli organi di informazione parlarono tra l’altro di “deposito irregolare”, di “discarica abusiva a Fienile”, addirittura “… scoperta una discarica non autorizzata ecc. …” quasi come se quella attività fosse sconosciuta agli organi controllori e quindi non vigilata neppure dall’Amministrazione comunale. Oggi, dopo mesi di indagine, il provvedimento di diffida al conferimento dei materiali di scavo così come il fascicolo aperto dalla Magistratura vengono ARCHIVIATI su richiesta dello stesso Pubblico Ministero “per riconoscimento della legittimità dell’intervento per il sito di Fienile”.
Nel merito il provvedimento di archiviazione riconosce legittimo l’intervento quale “rimodellamento o riqualificazione ambientale”, come sostenuto dal progetto in corso di realizzazione, condividendone l’iter autorizzativo.