Concedere una sanatoria, o far approvare una variante per sbloccare il Multiplex ed il centro commerciale, caldeggia il presidente dell’Immobiliare Novoli. Tutta la vicenda si fonda, secondo il PM ed il GIP, su un falso in atto pubblico, adesso prescritto, commesso da un dirigente comunale. La costruzione a ritmi serrati è proseguita “senza valido titolo abilitativo” e per un lungo periodo senza l’indispensabile autorizzazione regionale. "Quella tardivamente concessa nel maggio scorso è poi a nostro avviso illegittima: il 27 gennaio ci sarà la prima udienza al Tar" sostengono dall’Anec.
La Magistratura ha contestato anche l’edificazione di una volumetria maggiore rispetto a quella prevista ed oltre i termini di scadenza della DIA (tranchant sono i giudizi del magistrato sui termini della sua decorrenza che smentiscono nettamente l’ex-assessore Biagi e gli uffici dell’Urbanistica).
Allora l'ipotesi di 300 operai in cassa integrazione senza lavoro paventatat dall’immobiliarista Marinesi. "Piuttosto sono le sale fiorentine, nonostante le chiusure, che rimangono eccedenti rispetto alla domanda (- 7.2% anche nel 2008) e molte aziende sono a rischio fallimento con i dipendenti che, questi sì, rimarrebbero senza lavoro" ribatte Maurizio Paoli, presidente ANEC Firenze.
Due dati: la Toscana è una delle regioni in cui sono stati costruiti più multiplex con numerosi schermi (81) portando alla chiusura 44 cinema.