Giovedì il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha dato il suo ok al progetto per la realizzazione del tratto autostradale che collegherà Rosignano e Civitavecchia. Ci sono voluti cinque anni per dare il via alla realizzazione dell’autostrada tirrenica.
Rilanciare l'economia costruendo un'autostrada: sembra questo l'obiettivo che ha spinto la Regione Toscana ad esultare per l'approvazione, da parte del Cipe, del progetto preliminare dell'Autostrada Tirrenica. Dal 2003 la Regione ha definito un progetto condiviso dalla quasi totalità degli enti locali: "Completare quest’opera è utile al Paese e alla Toscana, alla nostra economia, ai nostri porti, al turismo e alle comunità locali.
Adesso ci impegneremo per realizzare un’opera di qualità, rispettosa dell’ambiente e coerente con la nostra proposta di tracciato" commenta Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana.
Ma nella riunione dell'altro giorno, oltre a sbloccare la A12 e la Due Mari, il Governo non doveva dare il via al raddoppio della ferrovia Pistoia-Lucca e a lavori per i collegamenti ferroviari nel porto di Livorno? Se ne sa nulla?
Non si capisce proprio perchè si voglia costruire ex-novo un enorme nastro autostradale, con immenso dispendio di soldi oltre che di suolo, invece di adeguare l'Aurelia a corridoio autostradale e di costruire accanto a questa una piccola complanare per il traffico ordinario con un impatto molto minore.
Eppure qualcosa si poteva fare almeno per ridurre l’impatto. Basti dire che nel Lazio a seguito delle modifiche chieste dalla Regione, l’autostrada viaggerà per il 90% del tracciato sull’Aurelia, che verrà semplicemente adeguata a caratteristiche autostradali; inoltre la complanare qui sarà di 6,5 metri e fungerà da raccordo per la viabilità locale. Infine la Regione Lazio ha chiesto che sul progetto definitivo, assai modificato rispetto all'originario, sia riaperta la procedura di VIA per consentire ai cittadini di presentare osservazioni e verificare la compatibilità ambientale del progetto.
“La posizione che la Regione Toscana ha sostenuto nel corso di questi anni di trattativa sul tracciato - ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile nazionale per i trasporti di Legambiente - viene duramente smentita dal progetto approvato nel Lazio! Dunque si poteva realizzare il progetto sul tracciato dell’Aurelia invece di viaggiare su paesaggi integri, si poteva evitare di realizzare una strada complanare continua, si potranno riaprire i termini per i cittadini per intervenire nel processo di VIA.
A questo punto ci aspettiamo che le stesse modifiche si realizzeranno tra Capalbio e Grosseto per tutelare il paesaggio toscano come il Lazio è riuscito a fare da Montalto a Civitavecchia”. "Oltretutto,- continua la nota dell’associazione ambientalista - in assenza di notizie su chi finanzierà l’intervento c’è tutto il tempo per ragionare della soluzione più efficace per il corridoio tirrenico, ragionando di forme di pedaggiamento innovative e di interventi che partano dai tratti ancora oggi a due corsie.
Non vorremmo che una volta raggiunto questo risultato mediatico l’attenzione di tutti si spostasse da quelle che sono le vere priorità per questo territorio: potenziare la linea ferroviaria tirrenica e il sistema portuale, mettere in sicurezza i tratti più pericolosi dell’Aurelia. Pensare nel contesto di crisi economica italiano e internazionale a un rilancio attraverso l’autostrada è semplicemente senza senso".