Vengono da tutto il mondo –Italia, New York, Bruxelles, Israele, Berlino, Londra - gli esperti grafologi che interverranno a Firenze in occasione del IV Congresso Internazionale di Grafologia su un tema attuale e che vede tutti coinvolti in prima persona: i giovani.
I giovani come campo di studio e come destinatari delle nuove formule di comunicazione, i giovani come primi attori di una societa’ che cresce e si sviluppa e i giovani come futuri grafologi: tanti sono gli argomenti che verranno toccati coinvolgendo per la prima volta non solo gli addetti ai lavori, ma anche psicologi, criminologi, giurisperiti, sociologi, tutti riuniti per presentare ricerche, affrontare nuovi temi e proporre diagnosi e soluzioni in un chiave assolutamente interdisciplinare.
Negli ultimi 5 anni sono raddoppiate le disgrafie, e’ aumentato l’uso dello stampatello (sintomo dell’ennesima maschera sociale) e sono cresciuti insicurezza e difficolta’ relazionali: se la cronaca si limita a raccontarci determinati fenomeni, chi ce lo spiega e’ l’analisi grafologica, l’analisi di quell’intima autobiografia irrinunciabile per giovani e adulti, quella narrazione del se’ cosciente e incosapevole al tempo stesso.
Dallo stress dei bambini israeliani, alla questione dei ragazzi borderline nostrani, dalla possibilita’ di risolvere aree critiche e indirizzare le persone nel giusto contesto lavorativo, all’incomunicabilita’ all’interno della famiglia: questi e altri saranno i temi approfonditi a Firenze dal 6 all’8 marzo in occasione di un congresso internazionale che affronta cosi’ l’intero ciclo umano e che apre le porte per la prima volta ai colleghi di altre discipline con un obbiettivo primario e fondamentale: cooperare per la soluzione e una consapevole diagnosi di quei fenomeni sociali spesso in prima pagina e per lo sviluppo di una disciplina ricca che ancora puo’ dare tanto alla ricerca e allo studio nazionali e internazionali.
Organizzato dall’AGI in collaborazione con l’Istituto Grafologico Moretti, il IV Congresso Internazionale di Grafologia si avvale del Patrocinio del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Gioventù, della Regione Toscana, della Provincia e del Comune di Firenze, Regione Marche, Provincia di Ancona, Università di Urbino.
Marta Volterra