Firenze– Nuove regole per ambulatori e ospedali veterinari. Il Consiglio regionale ha infatti dato il via libera a una proposta di legge dal titolo “Disciplina delle strutture veterinarie pubbliche e private”. L’atto è stato approvato con 32 voti a favore (quelli della maggioranza di centrosinistra) e 16 voti di astensione (quelli del centrodestra). La proposta trasferisce in norma di legge il contenuto di un accordo Stato-Regioni del 2003, già recepito dalla Regione Toscana con una delibera.
Lo scopo è quello di promuovere una maggiore qualificazione delle strutture veterinarie e garantire la sicurezza delle prestazioni. Si fissano i requisiti minimi strutturali, impiantistici, tecnologici e organizzativi incentivando così la crescita del livello qualitativo, si promuove la semplificazione amministrativa, si migliora la trasparenza e l’informazione dell’utenza circa i servizi resi dalle diverse strutture. Con questa legge sarà più facile per i veterinari aprire un’attività: nel caso di uno studio veterinario è sufficiente una semplice comunicazione all’Usl, mentre per tutte le altre strutture l’avvio è subordinato alla presentazione di una dichiarazione di inizio attività al Comune.
La norma stabilisce secondo vari gradi i requisiti minimi dello studio veterinario, dell’ambulatorio, della clinica-casa di cura veterinaria, dell’ospedale veterinario e del laboratorio veterinario di analisi. La consigliera Anna Maria Celesti, intervenendo a nome dei gruppi di Fi-Pdl e An-Pdl, ha annunciato il voto di astensione “perché il testo contiene punti non chiariti”. (cem/lm)