“A quando l’altra velocità? Con il Pd sui binari della Toscana”. Questo il nome della più lunga campagna mai realizzata in Italia dal Pd, coordinata da Erasmo D’Angelis e Valerio Vannetti. Una campagna dalla parte dei pendolari, con cento iniziative in un mese, che è stata presentata in conferenza stampa questa mattina. Alla presentazione hanno partecipato Riccardo Conti, assessore regionale Trasporti Regione Toscana, Fabrizio Mattei, vice capogruppo Pd in Consiglio Regionale, Andrea Manciulli, segretario regionale Pd Toscana, Erasmo D'Angelis, presidente Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio regionale, Valerio Vannetti, responsabile Trasporti e Infrastrutture Pd Toscana, Sergio Gentili, responsabile nazionale Pd settore Trasporti e Mobilità.
La mobilitazione del Pd dalla parte dei pendolari toccherà nei prossimi trenta giorni tutte le maggiori stazioni della Toscana, a partire dai comuni capoluogo e dai centri di maggior presenza dei pendolari della nostra Regione. La campagna prevede manifesti 70x100, volantini, 100mila cartoline “A quando l’altra velocità” che tutti potranno inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, uno spot radiofonico e 100mila copie di un questionario per i pendolari. L’obiettivo è quello di ascoltare i 220mila pendolari che per motivi di lavoro, studio o altro ogni mattina viaggiano sulle tratte ferroviarie toscane e spesso subiscono disservizi e chiedono maggiore qualità ed efficienza senza costi aggiuntivi.
La campagna del Partito Democratico, una vera e propria vertenza nei confronti del Governo, proprietario delle Ferrovie dello Stato, mette al centro gli obiettivi della Regione Toscana che, soprattutto con investimenti in proprio, garantisce più di ogni altra regione italiana la qualità del trasporto ferroviario regionale: 500mila toscani in carrozza con più treni per i pendolari, più puntualità, più pulizia e manutenzione, più risorse per i mezzi pubblici, più qualità, efficienza, sicurezza e maggiori agevolazioni fiscali per gli abbonati.
Il Pd toscano è fermamente convinto che la misura dell’efficienza del sistema ferroviario non la potrà mai dare soltanto l’Alta Velocità, ma l’ammodernamento e l’allineamento del trasporto regionale ai sistemi degli altri paesi europei in un momento in cui il trasporto ferroviario è diventato per tanti cittadini una crescente necessità quotidiana e di risparmio economico. La Regione Toscana, con il sostegno del Pd, è impegnata con investimenti importanti sul fronte della tutela dei diritti degli utenti del servizio Fs e sta facendo la sua parte per perseguire l’obiettivo del raddoppio dei viaggiatori (l’obiettivo è raggiungere i 500mila utenti), il Governo e le Ferrovie devono fare altrettanto.
Alle Ferrovie dello Stato, oltre ai risultati positivi dell’Alta Velocità, il Pd toscano chiede di battere anche i primati della manutenzione del materiale rotabile, della puntualità, comfort, pulizia e aumento dei treni. La mancanza di certezze da parte del Governo Berlusconi sugli investimenti per opere ferroviarie importanti come il raddoppio della Pistoia-Lucca, la Pontremolese, il potenziamento di importanti stazioni toscane, le infrastrutture per l’intermodalità, è il segnale di una preoccupante tendenza ad azzerare gli interventi, come dimostra l’ultima manovra finanziaria di Tremonti.
Per tutto questo il Pd regionale si mobilita con parlamentari, consiglieri regionali, dirigenti locali, sindaci ed amministratori a fianco dei pendolari toscani. Il primo appuntamento è fissato per lunedì 23 febbraio alla stazione di Empoli.