Le rapine attribuite al sodalizio costituito da pregiudicati napoletani sono quelle consumate in date 26 gennaio 2007 ai danni della "Banca Intesa", filiale di viale Spartaco Lavagnini, 16 novembre 2007 ai danni della Banca "Unicredit" agenzia di viale Spartaco Lavagnini e 06 giugno 2008 ai danni dell'agenzia nr.9 della Banca "Unicredit", che avevano fruttato la somma complessiva di ben 160.000 euro.
L'indagine condotta dal Nucleo Investigativo ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli autori di queste rapine, un 38enne e 45enne, entrambi residenti in Napoli, per i quali il G.I.P.
del Tribunale di Firenze ha emesso l'ordinanza della custodia cautelare in carcere, che è stata notificata agli indagati presso la casa Circondariale di Ancona, ove sono ristretti per altre rapine commesse fuori provincia. Altro filone d'indagine ha riguardato la rapina consumata il giorno 26 luglio 2006 ai danni dell'agenzia della "Cassa di Risparmio di Firenze" di Barberino del Mugello, che aveva fruttato ai rapinatori la somma di 10.000 euro.
Dopo avere individuato i giovani esecutori materiali della rapina, identificati in un 25enne e un 23enne, entrambi pregiudicati e residenti nel capoluogo etneo, l'attività investigativa è proseguita, permettendo di individuare un terzo complice, il pregiudicato catanese di anni 36, nei cui confronti sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, tali da consentire al G.I.P.
del Tribunale di Firenze di emettere l'ordinanza di custodia cautelare in carcere che veniva notificata all' indagato presso la Casa Circondariale di Enna, ove è ristretto per altre rapine.
Nel contesto delle indagini sono emersi ulteriori elementi che dimostrano le responsabilità con gli altri due complici, nella commissione di diverse rapine commesse negli anni 2006, documentando i loro spostamenti da Catania alla Toscana.
In questa regione i rapinatori sono risultati aver avuto a disposizione un sicuro appoggio logistico, individuato nei componenti di una famiglia catanese, già domiciliata da alcuni anni a Monsummano Terme e ben inserita nella zona di Montecatini Terme, che fungevano da "basisti", anche per altri giovani rapinatori residenti nel capoluogo etneo, tutti coinvolti nell'indagine intrapresa da questo Nucleo Investigativo denominata "Freccia dell'Etna" e conclusasi nel mese di ottobre 2007.
Si ricorda che nell'ambito di questa operazione, il sodalizio di catanesi pendolari delle rapine ed i loro basisti, tutti già tratti in arresto nel 2007, avevano messo a segno ben tre rapine nella sola provincia di Firenze ed altre nove nelle provincie di Pistoia, Massa, Lucca e Pisa.