Firenze La mattina del prossimo 31 gennaio partirà il viaggio inaugurale della nuova linea Firenze Porta al Prato- Empoli, il servizio metropolitano per le realtà di Empoli, Montelupo, Lastra a Signa, San Donnino, Le Piagge. Il programma della mattinata prevede l'inaugurazione del binario e partenza dalla stazione di Empoli con un treno Minuetto alle ore 10:35 alla presenza delle rappresentanze istituzionali coinvolte (l'appuntamento è alle ore 09.45 alla stazione di Empoli). Il treno effettuerà fermate nelle stazioni di Montelupo Fiorentino e Lastra a Signa, una sosta di alcuni minuti a San Donnino, salita alle Piagge, per poi arrivare alla nuova stazione di Porta al Prato alle ore 11:18.
L'incontro con i giornalisti è previsto per lo stesso giorno, 31 gennaio 2009, presso la stazione fiorentina di Porta al Prato, dove verrà fatto l'inaugurale taglio del nastro, per le ore 11.20 sulla pensilina della stazione in caso di bel tempo, altrimenti a bordo treno in caso di pioggia. Saranno a disposizione dei giornalisti l'assessore regionale ai trasporti ed infrastrutture, Riccardo Conti, l'assessore ai trasporti della provincia di Firenze, Maria Cristina Giglioli, ed il vicesindaco del Comune di Firenze, Giuseppe Matulli.
Per il Gruppo Ferrovie dello Stato saranno presenti i direttori toscani di Rete Ferroviaria Italiana, Nannina Ruiu e Calogero di Venuta, e il direttore regionale di Trenitalia Francesco Cioffi.
Domani, giovedì 29 gennaio alle ore 10.30 è prevista l’audizione di alcuni rappresentanti di Trenitalia in Commissione Trasporti della Camera dei deputati per riferire sul nuovo orario ferroviario e sui costanti ritardi di treni regionali e Intercity, denunciati più volte anche dal Comitato dei pendolari della linea Roma-Firenze.
All’audizione in Commissione Trasporti sarà presente anche Franco Ceccuzzi, deputato del Partito democratico che ha più volte sollevato il problema dei disagi causati ai pendolari di questa linea ferroviaria con l’entrata in vigore dell’Alta Velocità. “Con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, legato all'introduzione dell'alta velocità la qualità del servizio Intercity è drasticamente peggiorata in tutta Italia, come dimostrano le numerose interrogazioni di parlamentari della Lombardia, dell'Emilia Romagna, del Piemonte, della Puglia.
L’unica puntualità registrata finora, purtroppo, è quella delle denunce dei pendolari, che lamentano ogni giorno ritardi significativi di treni regionali e Intercity”. “Questa situazione – aggiunge Ceccuzzi – sta diventando insostenibile per chi utilizza ogni giorno il treno per motivi di studio o di lavoro. Abbiamo chiesto che vengano ascoltati i comitati dei pendolari, dal momento che, ormai, si tratta di una mobilitazione di carattere nazionale che il Parlamento non può ignorare.
Il rischio, infatti, è che un qualunque ufficio di Trenitalia possa disporre della qualità della vita di migliaia di persone più del Parlamento e questo non è accettabile. Il servizio per i lavoratori e per gli studenti, fuori dal trasporto regionale e dall'Alta Velocità, deve trovare spazio nella rete e nei servizi statali”.
Il Consiglio provinciale ha approvato, con 14 sì e 7 astensioni la mozione della Quarta commissione consiliare sul nuovo orario ferroviario Valdarno, Valdisieve e Mugello.
Respinto (3 sì, 17 no, un’astensione) un maxiemendamento di PRC. “Un atto – ha spiegato la Presidente della Commissione Gloria Testi (PD) – che recepisce le problematiche che sono venute fuori in questi ultimi mesi per quanto riguarda il nuovo orario di Trenitalia per la tratta del Valdarno, della Valdisieve e del Mugello. Dopo l’aumento dei treni ad alta velocità, soprattutto nel Valdarno, la commissione ha recepito le istanze e le richieste che venivano dal territorio. Abbiamo elaborato una serie di contatti con Trenitalia, con le organizzazioni sindacali e con la Regione Toscana per rendersi conto di quelli che erano i problemi che venivano denunciati rispetto a eventuali ritardi o a soppressioni di treni.
Con questa mozione vogliamo ribadire che i treni per l’Alta velocità, che noi salutiamo in maniera favorevole, non devono penalizzare i treni dei pendolari, non devono essere a discapito dei treni regionali e quindi, di fatto, al piano trasporti che la Regione Toscana ha elaborato ed incentrato sul trasporto ferroviario”. Per Avezzano Comes (FI): “Occorre evidenziare che i disagi pesano fortemente sulla possibilità di utilizzo dei treni da parte di numerosi pendolari. Problemi che vengono sollevati da pendolari e studenti sul rispetto dell’orario del treno, sulla situazione tragica della pulizia e della qualità dei vagoni che vengono utilizzati.
Alcuni lavoratori che prendono il treno per venire a Firenze si trovano a viaggiare in condizioni oserei dire quasi disumane, in vagoni congelati d’inverno e surriscaldati d’estate”. Calò (PRC) ha ribadito la più netta contrarietà all’alta velocità: “Anche perché sul tema del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario ci sono punti di vista diversi. In ogni Comune c’è sempre un comitato, ci sono sempre associazioni, che protestano sulle disfunzioni legate al tema della mobilità, al tema dei trasporti, al tema delle tariffe, e quindi sarebbe stato più opportuno che la Quarta commissione avesse presentato una mozione più articolata.
Nella nostra mozione tracciamo, invece, quali sono i punti di scontro tra noi e le Ferrovie dello Stato, tra noi e chi programma gli orari, le nuove tracce di orario della linea veloce Roma Firenze con il conseguente allungamento tempi, i treni Intercity e di come siano aumentati i costi per i viaggiatori, ivi compresi quelli di molti pendolari che sono costretti a utilizzare Eurostar per spostarsi e recarsi per lavoro o studio”. Giunti (PD) ha ricordato come: “La mozione nasce a seguito dell’entrata in vigore del nuovo orario, avvenuto a dicembre, e la riorganizzazione dei treni nella stazione di Pontassieve che è il centro nodale per il Valdarno e la Valdisieve.
Con l’entrata in vigore del nuovo orario 4 coincidenze che da Pontassieve andavano a Borgo San Lorenzo sono saltate per una differenza di 10-15 minuti. La Provincia è subito intervenuta dando la propria disponibilità a sostituire queste corse su ferro con un trasporto pubblico locale su gomma. Questo ha prodotto nei pendolari la preoccupazione che si torni a riutilizzare il mezzo pubblico su gomma fino a Pontassieve. L’invito che facciamo è quello di cercare di promuovere un tavolo per arrivare a dicembre 2009 con soluzioni per favorire, l’utilizzo del treno, del mezzo pubblico e l’integrazione tra questi due trasporti”.