Mentre continuano le esternazioni farneticanti di amministratori locali e dirigenti delle Ferrovie dello Stato su dove fermeranno i treni Frecciarossa (già soprannominati da utenti e appassionati “Frecciarotta”, “frecciazozza” mentre a quelli un po' meno veloci e cioè i “frecciad'argento” è stato affibbiato il nomignolo di “frecciadibronzo”), ecco una nuova tegola per la città ideata da RFI, Rete Ferroviaria Italiana, la società del gruppo FS proprietaria dei binari: la circolare compartimentale n.2 del 2009 conferma la chiusura dei passaggi a livello di via Vittorio Emanuele a partire dal 25 febbraio.
Notiamo che ancora i lavori in via Lanza non sono finiti e soprattutto per i pedoni si annunciano tempi duri.
Non si può che rimanere allibiti davanti a una presa di posizione simile che ostacolerà i cittadini nei suoi movimenti. Speriamo solo che l'Amministrazione Comunale si renda conto del giro che i pedoni dovranno fare al posto dei passaggi a livello e cercare di rimediare con un sottopasso o un sovrappasso (soluzione la seconda più semplice, veloce ed economica. Il contrario di quello che siamo abituati a vedere...). Nella zona ci sono due giardini pubblici molto ben frequentati da mamme e bambini che, grazie ai passaggi a livello, potevano scegliere se andare a villa Fabbricotti o alla Limonaia, alternando le due soluzioni.
Dal 25 febbraio tutto sarà molto più difficile.
Purtroppo con questa definizione si può ricominciare a parlare di “laccio ferroviario”, un termine desueto che dovrebbe sparire dal lessico fiorentino. Dovrebbe e potrebbe se le autorità e RFI ponessero più interesse in questa opera e nei treni locali che già ci passano: è uno dei metodi più veloci per spostarsi tra Pontassieve, Firenze e Prato. Peccato che, ad eccezione di Statuto e parzialmente di Rifredi, non ci siano poi dei collegamenti decenti su gomma: fermate come Rovezzano, Campo di Marte, Pratignone sono praticamente prive di mezzi pubblici o quasi.
Eppure i tempi di percorrenza sul passante sono competitivi anche con l'automobile, molto competitivi rispetto all'autobus e (quanti cittadini lo sanno?) si può viaggiare dentro il territorio del comune di Firenze con il solo biglietto ATAF.
Aldo Piombino