Firenze, 07 Gennaio 2009- L'offensiva a Gaza è ripresa dopo la prima giornata di parziale tregua umanitaria, ma si fa sempre più concreta la possibilità che si possa giungere a un 'cessate il fuoco' definitivo, in particolare attraverso il piano messo a punto da Francia. E Israele annuncia: ''Stop agli attacchi per 3 ore al giorno''. E Frattini commenta: ''Spiragli di tregua''. Da Hamas: ''Sospeso lancio razzi in quella fascia oraria''. Olmert annuncia: ''Sì a corridoio umanitario''. Barak ordina l'apertura di alcuni valichi della Striscia.
Peres: ''Vogliamo porre fine al terrorismo''. Nasrallah: ''Siamo pronti a una nuova guerra con Gerusalemme''. Santa Sede e Israele di nuovo ai ferri corti, mentre continua ad infuriare la battaglia a Gaza e si rende piu' problematico un viaggio del Papa in Terra Santa per il prossimo maggio.
Una manifestazione regionale per fermare il genocidio di Gaza. La organizza la Comunità Palestinese Toscana per sabato 10 gennaio. Si terrà a Firenze a partire dalle ore 16.00 con ritrovo e partenza in Piazza San Marco.
L'appello alla partecipazione, lanciato dalla Comunità palestinese, ricorda come il mondo intero stia assistendo attonito e addolorato allo scempio dei bombardamenti sulla popolazione civile di Gaza e chiede a gran voce che il governo italiano intervenga direttamente presso Israele e nelle sedi internazionali opportune per chiedere l'immediata cessazione delle azioni militari criminali in corso contro la popolazione palestinese, in particolare nel territorio di Gaza.
I comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Signa si mobilitano per la pace in Medioriente con una manifestazione che si terrà venerdì 9 gennaio alle 21,30 davanti al palazzo comunale di Sesto Fiorentino (piazza Vittorio Veneto).
“Ci uniamo a quanti in Italia e nel mondo chiedono di far tacere le armi e restituire la parola alla politica – si legge in un appello congiunto - chiediamo un immediato e duraturo cessate il fuoco a Gaza City e nei territori della striscia perché prevalgano il diritto internazionale ed i diritti umani, perché prevalga il negoziato sul rumore delle armi. Chiediamo un intervento urgente delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e del Governo Italiano affinché cessino le stragi di civili, il terrorismo e la guerra ed israeliani e palestinesi abbiano il diritto ad esistere ed a vivere liberi ed in pace”.
In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nella vicina saletta “5 Maggio” di via Cavallotti. Inoltre, da domani sulla facciata del palazzo comunale di Sesto Fiorentino sarà issato uno striscione con la scritta “Gaza: tregua subito”.
«Firenze, trascorse le festività natalizie -interviene Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia-PdL- si è risvegliata stamattina invasa da scritte sui muri di case e monumenti, inneggianti alla distruzione di Israele ed al nuovo olocausto, alla Palestina libera, alla vittoria di Hamas col consueto corollario di svastiche associate a stelle di David, falce e martello, simbologie anarchiche e chi più ne ha più ne metta.
Scritte che sovente si sovrappongono a quelle già esistenti. Questa è opera di una certa Sinistra, coccolata e blandita dai media e da chi governa questa città, Sinistra che ha sempre avuto nel suo seno gli ammiratori di Hamas e i fans dell'estremismo antiebraico ed antiamericano. L'assessore Graziano Cioni deve provvedere immediatamente alla rimozione delle scritte politiche ed adottare provvedimenti urgenti per combattere efficacemente il graffitismo. Quello che mi preme sottolineare in questa occasione è che percorrendo le vie cittadine, tra vecchi e nuovi graffiti, si può notare come pochi siano ormai i muri risparmiati dall'orda di imbrattatori che senza limiti e con varie motivazioni (dalla politica alla semplice voglia di sporcare), lordano questa povera città già tanto sudicia, degradata e mal tenuta.
Da tempo abbiamo intrapreso una campagna per affrontare e risolvere il delicato problema dei graffiti che affligge ormai tutte le città italiane e contro il quale sarebbe auspicabile l'adozione di un provvedimento di legge che nella sua formulazione originaria prevedeva addirittura la pena detentiva per chi viene sorpreso a "graffitare". Ma, disgraziatamente, il desiderio del Premier Berlusconi e di quanti come lui avrebbero voluto affrontare il grave problema, si è scontrato con i veti incrociati da destra e sinistra che hanno fermato, già da tre mesi, l'iter parlamentare del relativo provvedimento.
Visto che non si riesce a sbloccare la situazione a livello governativo il Comune dovrebbe imporre con un'ordinanza ai proprietari la ripulitura degli edifici anche predisponendo agevolazioni e contributi di vario genere per non gravare sulle tasche dei cittadini. A prima vista il provvedimento potrebbe apparire ingiusto nei confronti dei proprietari, ma il decoro della città si pone un gradino sopra agli interessi privati. Infine anche l'Amministrazione dovrebbe fare la sua parte incrementando il numero delle telecamere a protezione dei palazzi storici e dei monumenti che anche ultimamente hanno subito innumerevoli spregi ed adoperarsi con maggiore zelo alla difesa della nostra città ed alla guerra contro l'ignobile piaga dei graffiti».