Coni e Figc fanno fronte comune sul caso Mannini-Possanzini e più in generale sulle problematiche legate alle recenti innovazioni sui controlli antidoping: la Figc - con l’appoggio incassato ieri dal presidente della Fifa Blatter - chiederà alla Wada di promuovere un’istanza di revisione del procedimento a carico dei due calciatori squalificati per un anno; il Coni formalizzerà in un documento le obiezioni e i rilievi alla disciplina in vigore da qualche settimana per i controlli in tutte le discipline sportive.
Queste le iniziative annunciate al termine del vertice di oggi al Foro Italico tra i presidenti dell Coni Petrucci, della Figc Abete e del vice presidente Albertini, della Lega Calcio Matarrese e dell’Aic Campana, sulla vicenda della sanzione di 12 mesi di stop decisi dal Tribunale Arbitrale dello Sport per Mannini e Possanzini, presentatisi in ritardo a un test antidoping dopo una gara di campionato del 2007.
Il Coni scriverà una lettera sui principi “nella quale - ha dichiarato il presidente Petrucci - pur rispettando la sentenza del Tas, spiegheremo però le numerose discrasie dei regolamenti, sottolineando che nella battaglia al doping l'Italia è in prima linea”.
Nel documento del Coni sono tre i principi sui quali si farà leva: la privacy, il diritto comunitario e la sproporzione delle sentenze a carico di atleti positivi e negativi ai controlli.
E il presidente della Figc Abete ha aggiunto: “E' importante per noi sapere che il Coni ci è vicino, ci sarà il massimo coordinamento tra federazione e tesserati per avere una revisione della sentenza del Tas”. Il presidente della Figc ha ribadito l’importanza del sostegno che la Fifa ha formalizzato ieri in una lettera a firma del presidente Blatter e ha spiegato che l’istanza di revisione del procedimento punterà sull’esposizione alla Wada di nuovi elementi di giudizio e nell’indicazione di alcune testimonianze mancanti: “Riteniamo che questa sia la strada per ottenere una diversa valutazione del caso”.
Mentre il presidente della Lega Calcio Matarrese si è detto “molto soddisfatto, mi sento garantito ed è un segnale di grande serietà anche per il futuro”, il presidente dell’Aic Campana ha voluto ribadire “la sproporzione della sentenza rispetto all'infrazione addebitata ai due calciatori del Napoli e del Brescia”.