Giovani e alcool: un sms per salvarsi la vita

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2009 19:38
Giovani e alcool: un sms per salvarsi la vita

Firenze- Nel video si vede Giorgio Panariello che, con toni scherzosi, racconta la serata tipo di un giovane in discoteca, quel bicchiere o due in più, l’euforia e la sensazione di essere padrone del mondo, il ritorno a casa in auto. E poi arrivano le immagini, terribili, di decine di auto ritratte dopo gli incidenti mortali avvenuti in quei rientri “senza freni” del sabato sera. Auto letteralmente scomparse sotto le ruote di un Tir, ridotte a cartocci informi, spezzate in due. E’ con questo video di innegabile impatto, proiettato oggi in commissione Sanità, che la Confesercenti provinciale di Arezzo presenta un suo programma per contrastare le stragi del sabato sera, dal titolo “Sms no Sos”.

Il progetto prevede che i giovani che decidono di fare da guidatori e accompagnare almeno tre amici in discoteca possano inviare un messaggio con nome e numero di patente alla Prefettura. In risposta arriverà loro un sms con un codice: utilizzando questo codice avranno un parcheggio garantito vicino alla discoteca, potranno entrare gratis e avranno diritto a una consumazione (ovviamente analcolica). In cambio i giovani si fanno carico della responsabilità di rimanere sobri per portare a casa gli amici senza rischi e accettano di sottoporsi, a campione, ad eventuali controlli.
“In questo modo vogliamo premiare– ha spiegato Alberto Papini, presidente della Confesercenti aretina – i giovani che si prendono l’onere di garantire l’incolumità propria e degli amici, e responsabilizzarli in maniera tutt’altro che punitiva”.
Il progetto sarà sperimentato coinvolgendo cinque grandi discoteche del territorio aretino e circa cinquecento guidatori: in totale, dunque, circa duemila giovani.

Alla presentazione del progetto in commissione Sanità era presente anche il presidente dell’Agenzia regionale di sanità Giovanni Barbagli, il quale ha ricordato che in Toscana sono stati effettuati studi che dimostrano gli effetti prodotti dall’alcool sui giovani fra i 14 e 19 anni, effetti differenti rispetto a quelli prodotti sugli adulti, e sulle malattie alcool-correlate. Barbagli ha garantito la disponibilità dell’Agenzia a monitorare gli effetti positivi, se ce ne saranno, della campagna aretina.
Soddisfazione per l’iniziativa di Confesercenti è stata espressa dal presidente della commissione Sanità Fabio Roggiolani (Verdi).

“E’ un progetto importante, innovativo e che piacerà molto ai giovani – ha detto Roggiolani -. Io spero che dall’ambito provinciale l’esperimento possa allargarsi a quello regionale e avere così un impatto più significativo”. Roggiolani ha anche ricordato la recente iniziativa della Coop che non venderà più alcoolici ai minorenni. “E’ un fatto, anche questo, estremamente positivo – ha commentato -. Dobbiamo operare una scelta culturale e una presa di responsabilità collettiva per combattere la piaga dell’alcool”.

(cem)

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