Burn After Reading - A prova di spia
Un film di Ethan Coen, Joel Coen. Con Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Richard Jenkins, J. K. Simmons, David Rasche, Olek Krupa. Genere Commedia, colore 96 minuti. - Produzione USA 2008. - Distribuzione Medusa –
Un buon film di passaggio per i Cohen, un divertissement per riprendersi dalle fatiche del pluripremiato film precedente. In effetti sembra che si siano divertiti tutti in questo film, a mettere in scena le paranoie della società americana contemporanea.
Clooney e Pitt ci regalano due idioti sublimi, ma sono solo la punta dell’iceberg. Un cast ben assortito e sornione, uno script corrosivo e cattivello – che fa sperare che i fratelli siano tornati a quei livelli di ironica crudeltà che tanto li hanno resi famosi e che da dopo Big Lebowski sembravano svaniti – per un film che non farà gridare al capolavoro ma in attesa di lavori di maggior impatto, non sfigura nella filmografia coheniana.
La storia, come si intuisce dal titolo, prende in giro una delle tematiche più care alle spy-stories : l’ossessione di essere spiati e controllati, con marcata allusione al post 11 Settembre.
Tutti i personaggi cadono in paranoia quando pensano di essere stati scoperti, o di aver scoperto segreti inconfessabili. Lo fa Osbourne Cox, (John Malkovich, forse un po’ troppo sopra le righe ) analista della Cia licenziato per problemi di alcool che avrà realmente DOPO il licenziamento ; il dischetto che contiene le sue poco pericolose memorie viene prima rubato dalla moglie che vuole separarsi (Tilda Swinton sempre a suo agio con i ruoli negativi ) e poi smarrito dalla segretaria dell’avvocato divorzista di questi .
Per Cox è una tragedia, ma solo per lui : quello che sa non è abbastanza da far gridare allo scandalo, non c’è abbastanza mistero in quello in cui ha avuto parte nelle operazioni della CIA. Lo scoprirà suo malgrado Linda Litzke (la McDormand) , segretaria della palestra dove viene ritrovato il dischetto, che dopo aver tentato di ricattare Cox, cercherà di venderlo addirittura ai russi, senza riuscirvi.
Da qui però prende il via tutto un intreccio che porterà a rocambolesche conclusioni.
Ogni personaggio è di una stupidità mortale : Linda vuole soldi per ritoccarsi chirurgicamente alle soglie dei cinquant’anni ; il suo socio Chad è un istruttore completamente idiota e perennemente attaccato all’ Ipod ; Ted, ( Richard Jenkins, grande caratterista) segretamente innamorato di Linda, ci rimetterà la vita agendo contro i propri ideali per amore della donna. Ma nella vicenda finiranno dentro anche Harry Pfaffer (un esilarte Clooney), federale paranoico preoccupato solo della pancetta e di accoppiarsi il più possibile con donne trovate tramite Internet (fra cui anche Linda) e che per errore fredderà il povero Chad ; ossessionato dall’essere stato visto e pedinato , sospetta di essere finito in un giro spionistico internazionale, ma è solo la moglie che lo fa seguire da un investigatore privato per scoprire le sue “marachelle” .
Non pago, si imbarca su un aereo diretto in Venezuela , convinto di sottrarsi a chissà quale intrigo.
Ma la vera chiosa spassosa sono i siparietti fra gli alti vertici della CIA, dove il direttore (uno dei più grandi caratteristi contemporanei, JK Simmons visto recentemente anche in Juno ) e il suo diretto subalterno vigilano sulla vicenda senza capirne la reale portata ed identità, rimediano ai danni compiuti dagli stolti eliminando i cadaveri “per tacitare la cosa” e finiscono per pagare a Linda la cifra richiesta per le “informazioni” senza neanche sapere di che cosa farsene del dischetto oggetto del contendere.
La battuta finale del megacapo della CIA sintetizza bene tutto il film : «Dovremmo imparare da tutto questo a non commettere più gli stessi errori. Se solo sapessimo quali errori».