Firenze, 02 Febbraio 2009- Un'area di 120 ettari di cassa di espansione, in grado di accogliere, in caso di forte esondazione dell'Arno, oltre 4 milioni di metri cubi di acqua. E' il progetto preliminare della cassa di espansione dell'Argingrosso - un'importante "riserva" in grado di accogliere una eventuale straordinaria piena- presentato stamani, dopo essere stato approvato dalla Giunta comunale, dall'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo e dall'ingegnere Andrea Gonnelli, responsabile dell'ufficio Rischio Idraulico del Comune di Firenze.
Il progetto preliminare riguarda l'area dell'Argingrosso, la riva opposta dell'Arno rispetto al Parco delle Cascine e alla zona delle Piagge, e fa parte degli interventi previsti dal Piano di Bacino del Fiume Arno - Stralcio Rischio Idraulico, su mandato dell'Autorità di Bacino e della Regione Toscana. "Nell'area interessata - ha spiegato l'assessore all'ambiente Claudio Del Lungo - sono già oggi presenti un parco giochi, un campo da golf, orti sociali e un centro di ippoterapia, ma l'intera zona potrà essere organicamente qualificata dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
Il progetto è infatti corredato di studi specifici di carattere geologico, paesaggistico ed ecologico-naturalistico, e nella zona svernano da molti anni colonie di aironi e avifauna palustre che saranno tutelate e incentivate. Infine, lungo gli argini della cassa di espansione verranno realizzati un percorso pedonale e ciclabile, oltre all'installazione di nuovi filari alberati. "La cassa di espansione - ha proseguito l'assessore Del Lungo - fa parte dell'insieme di tutti quegli interventi che sono previsti nel Piano di Bacino, tesi ad individuare delle zone di laminazione controllata e programmata relativamente agli eventi alluvionali lungo il corso del Fiume Arno, per un totale complessivo di 140 milioni di metri cubi".
La cassa di espansione dell'Argingrosso, è parte integrante di questo sistema, e con il progetto preliminare sono state individuate le principali soluzioni progettuali: utilizzare gli avvallamenti che sono presenti in quell'area; realizzare un'arginatura lungo il tratto dell'Arno interessato dalla cassa di espansione. Inoltre in quell'area tutti i lavori che verranno effettuati dovranno essere armonizzate con il paesaggio circostante. Infine, tutti gli interventi dovranno rispettare le presenze faunistiche dell'intera zona.
(pc)