Approvata, dal Consiglio provinciale, con 18 sì (DS, La Margherita, PdCI) e 2 no (PRC) mentre i consiglieri della Casa delle Libertà sono usciti dall’aula al momento del voto, la delibera dell’assessore all’urbanistica Luigi Nigi sulla ratifica dell’intesa preliminare per l’accordo di pianificazione relativo alla variante di PRG del Comune di Firenze e contestuale adozione della variante al PTCP, avente per oggetto la previsione di un insediamento produttivo nell’area a nord della nuova strada di collegamento via de’ Cattani–via Pistoiese.
“E’ un’intesa preliminare volta alla conclusione di un accordo di pianificazione su un’area che nel piano regolatore comunale – ha illustrato, per conto dell’assessore Nigi, l’assessore al bilancio e personale Tiziano Lepri – ed attualmente è destinata: parte a verde pubblico e infrastrutture e parte ad area di interesse ferroviaria. Nel piano territoriale di coordinamento questa porzione di territorio è classificata parte come impianti ferroviari e parte come territorio aperto ricadente all’interno di un’area di tutela ambientale e di un’area di vulnerabilità degli acquiferi e soggetta a pericolo di esondazione.
Il Comune di Firenze propone la modifica di quest’area in quanto la porzione che è attualmente a destinazione ferroviaria non ha più alcun interesse per quanto riguarda la realizzazione degli impianti ferroviari del polo dell’Osmannoro, realizzazione che è già in corso. Siccome è un’area residuale interclusa tra gli impianti ferroviari, l’autostrada e una viabilità di previsione, la proposta che viene fatta è quella di una destinazione di tipo produttivo, artigianale e industriale.
È un’area di circa tre ettari e vengono riconfermate le zone a verde pubblico, le zone a parcheggi e confermate quelle destinate alla viabilità”. Perplessità sono state sollevate da Nascosti (AN): “Anche alla luce del ricorso al TAR che è stato accolto in merito all’insediamento edilizio di Bellosguardo. Ed è per questo che chiedo la convocazione di una Commissione che possa analizzare meglio su quanto il TAR ha eccepito in merito a questa procedura. Anche Sensi (AN) ha ribadito che: “Ci troviamo di fronte ad una atto che il Consiglio emana mentre un atto simile è stato annullato, recentemente, dal TAR.
E ci troviamo, anche, nell’urgenza di modificare alcuni nostri strumenti urbanistici e dargli maggiore senso anche per il cittadino”. Per Gori (DS): “Alcuni gli accordi di programma sono una sciagura, io dico che gli accordi di programma sono uno strumento molto valido di concertazione urbanistica”.