L'intervento riguarderà tutto il corso del torrente dal sottopasso idraulico in corrispondenza della stazione di Santa Maria Novella (ovvero da viale Redi) fino al suo sbocco in Arno. I lavori dureranno tre anni e si svolgeranno essenzialmente nell'alveo del torrente anche se sono previsti importanti interventi su alcuni ponti presenti nel tratto interessato. L'opera, di committenza Rfi (Rete ferroviaria Italiana) e con direzione lavori Italferr, fa parte del pacchetto delle opere accessorie al nodo fiorentino dell'Alta velocità inserite nell'accordo procedimentale del 1999 e prevede un investimento di 40 milioni di euro.
Duplice l'obiettivo: mettere in sicurezza idraulica sia la nuova stazione dell'Alta velocità che un'ampia area della città. Si tratta della zona che va da piazza della Vittoria all'area degli ex Macelli, in passato oggetto di esondazione in caso di onde improvvise di piena del Mugnone, e di tutta l'area di Novoli-Baracca. Si procederà al risezionamento e all'allargamento, dell'alveo in tutto tratto tra viale Redi e lo sblocco in Arno. Questo consentirà un più agevole deflusso delle "bolle" di piena e in particolare di quelle correlate ad eventi di particolare gravità, come per esempio quella del 1992.
Il risezionamento e l'allargamento dell'alveo comporteranno anche interventi di consolidamento o rifacimento su alcuni ponti presenti nel tratto del Mugnone interessato dai lavori. Alcuni saranno smontati e ricostruiti ex novo (il ponte di via Doni, il viadotto ferroviario e il piccolo ponte stradale del Barco), altri invece saranno interessati da interventi di consolidamento (il ponte all'Asse, quello di via Mariti, quello di via Puccini). Infine sarà sostituita la passerella pedonale di via Respighi.
Oltre a questo, per evitare che il materiale trasportato dalle ondate di piena (tronchi, ramaglie ecc.) provochi ostruzioni al deflusso dell'acqua, saranno realizzate due "briglie a pettine": una sul Terzolle a monte delle Cappelle del Commiato; l'altra sul Mugnone a monte di Ponte alla Badia vicino a Pian del Mugnone. I lavori, che dureranno tre anni, sono iniziati con gli interventi di propedeutici di ripulitura e di preparazione dell'area e nella verifica della presenza di ordigni bellici. Questi lavori propedeutici, che saranno effettuati sull'intero tratto in più aree contemporaneamente, si svolgeranno per la maggior parte in ambito fluviale anche se sarà sempre necessario proteggere il cantiere con barriere di adeguata altezza.
Questo limiterà al minimo le interferenze con la circolazione. In concreto si tratterà di semplici restringimenti di carreggiata necessari per installare le barriere nei tratti di volta in volta interessati. I lavori idraulici veri e propri dovrebbero iniziare a fine aprile-inizio maggio con il medesimo ingombro sulla strada.