Firenze, 22.12.’08- Il nuovo Osservatorio Ambientale Nazionale sulla cantierizzazione Alta Velocità di Firenze, ricostituito dopo cinque mesi di ‘vacanza’, ha accordato a Idra l’audizione richiesta dall’associazione indipendente fiorentina parte civile nel processo penale ai costruttori della TAV in Mugello.
Il nuovo Osservatorio, la cui compagine è in parte modificata rispetto a quella precedente, si è ufficialmente insediato il 23 ottobre. Questa la sua attuale composizione: Pietro Rubellini (Comune di Firenze; presidente), Andrea Rindi (Ministero dell'Ambiente), Ezio Ronchieri (Ministero Infrastrutture e trasporti), Moreno Mugelli (Regione Toscana), Luigi Ulivieri (Provincia di Firenze), Chiara De Gregorio (FS/RFI).
Domani 23 dicembre, presso la sede dell’Osservatorio (negli uffici di Italferr SpA, binario 1/a della stazione di Santa Maria Novella), il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio esporrà nei dettagli le conseguenze temute dall’attuazione di un progetto – quello del sottoattraversamento AV di Firenze - inutilmente faraonico, esoso sul piano finanziario, indeterminato nei tempi e ambientalmente incompatibile con le esigenze della città.
Firenze, fa notare Idra, è martoriata da anni da cantieri infiniti e inconcludenti.
Il percorso cosiddetto partecipativo attivato sul nuovo Piano strutturale ha visto comitati e cittadini censurare le politiche di saturazione urbana promosse dall’amministrazione comunale, oggi indagata dalla magistratura per ulteriori vicende urbanistiche apparentemente disinvolte (indagini che hanno convinto il sindaco Leonardo Domenici, dopo l’avviso di garanzia pervenuto il 18 novembre all’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi, già responsabile del Servizio Infrastrutture della Regione Toscana firmatario nel ’95 della deliberazione di approvazione del progetto esecutivo TAV Firenze-Bologna, ad accettarne il 27 novembre le dimissioni: era dal luglio del ’99 che Idra aveva suggerito al sindaco di “rivedere urgentemente la scelta del suo assessore all'Urbanistica”).
Se a tutto ciò aggiungiamo da una parte i gravi effetti collaterali prodotti dai primi treni TAV sul trasporto collettivo di massa dei pendolari anche in Toscana, dall’altra la crisi economica ormai conclamata, appare sempre più irrazionale la scelta di perseguire una cantierizzazione che minaccia di divorare risorse erariali abnormi e crescenti (grazie a un meccanismo di finanziamento pubblico perverso che qualcuno ha definito la “Caporetto del project financing”, denunciato sia dall’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, sia – in questi ultimi giorni – dalla stessa Corte dei conti), e di abbassare ulteriormente la qualità della vita nella “capitale della cultura” patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Idra consegnerà formalmente a ciascun membro dell’Osservatorio anche una copia del Libro Bianco sul Nodo ferroviario di Firenze redatto dall’associazione (oltre 100 pagine fitte di dati, documenti, tabelle, osservazioni, proposte) affinché nessun “controllore” possa affermare un domani di non essere stato messo a conoscenza delle lacune procedimentali e delle controindicazioni ambientali contenute nei progetti approvati.
Idra non si limiterà a denunciare le pecche del progetto.
Al centro dell’audizione saranno poste anche le criticità presenti nel meccanismo dei controlli. Verrà chiesto inoltre che siano assicurate quelle condizioni di informazione e trasparenza fin qui scandalosamente negate alla città, e il rispetto non solo delle garanzie procedurali, ma anche della legalità democratica sostanziale. Sarà consegnato perciò all’Osservatorio un nutrito elenco di quesiti che spaziano su tutto l’ampio arco di temi coinvolti nel progetto di cantierizzazione per lo Scavalco di Castello, per la “stazione subacquea” TAV Circondaria-Macelli, per il doppio tunnel di 8 km perpendicolare alle linee di falda.